La nuova Kia Rio

Nuova Rio, dall’Oriente con amore: tecnologia Kia sempre più raffinata

di Giampiero Bottino
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MILANO - Aria nuova in casa Kia. La porta il restyling della Rio che rappresenta il brand coreano nel segmento B, quello delle utilitarie che in Italia rappresenta la fetta più importante del mercato, nel quale ha un peso costantemente superiore al 20%, ma che arriva molto vicino al 40% se nel computo si inseriscono anche le varie declinazioni di carrozzeria (Suv, crossover e monovolume) di dimensioni paragonabili che si aggiungono alle berline come la Rio.

Alla quale, in verità, la definizione di utilitaria sembra stare un po’ stretta considerando la dovizia di equipaggiamenti e contenuti – spesso ereditati dai «piani alti» della gamma Kia – che il restyling porta in dote. Su tutti spicca la tecnologia mild-hybrid EcoDynamics+ in cui la componente elettrica supporta il motore termico fornendo un contributo significativo in termini sia di prestazioni, soprattutto in fase di accelerazione grazie alla coppia massima cresciuta del 16% a 200 Nm, sia di efficienza, visto che le emissioni di CO2 sono calate tra l’8,1 e il 10,7% rispetto agli attuali motori della serie «Kappa».
Buona parte del merito va certamente all’elettrificazione, ma anche l’unità a combustione interna – il 3 cilindri 1.0 T-Gdi turbo a iniezione diretta di benzina della nuova famiglia Smartstream del gruppo Hyundai-Kia – ci mette del suo, sfoggiando una nutrita serie di innovazioni tecnologiche.
Disponibile con i livelli di potenza di 100 e 120 cv, è il frutto di un consistente impegno culminato in una raffinata distribuzione a fasatura variabile che concorre a massimizzare l’efficienza in tutte le situazioni di marcia, anche grazie alla possibilità di scegliere, a seconda delle esigenze del momento, tra le modalità di guida Eco, Normal e Sport.

Altra innovazione di peso è il cambio iMt (acronimo della definizione anglosassone di Trasmissione manuale intelligente) che sfrutta la frizione ad azionamento esclusivamente elettronico con conseguente eliminazione del relativo pedale per combinare al meglio la valenza ecologica (per esempio spegnendo il motore in fase di rallentamento con anticipo rispetto ai consueti sistemi Stop&Start) ed economica di un cambio manuale con la comodità e la semplicità d’uso di un automatico. A completare la gamma motori concorrono lo stesso 1.0 T-Gdi da 100 cv in versione esclusivamente termica (con cambio manuale a 6 marce o doppia frizione a 7 opzionale) e l’aspirato 1.2 da 84 cv innervato dall’innovativo sistema di iniezione battezzato “Dual point”.
In termini di connettività, entra nell’abitacolo l’Uvo Connect “Phase II” di ultima generazione che fornisce in tempo reale numerose informazioni e aggiunge nuove funzionalità che possono essere gestite tramite il display touch-screen flottante da 8 pollici (rispetto ai 7 del precedente) e in parte anche in remoto per mezzo delle app dedicate che si possono scaricare sul proprio smartphone.

Anche per quanto riguarda l’assistenza alla guida la rinnovata Rio – che sarà nelle concessionarie a settembre con un listino non ancora definito, ma con la consueta garanzia di 7 anni – è ai vertici della categoria con dispositivi di serie come il sistema anti-collisione con riconoscimento di veicoli, pedoni e ciclisti, l’assistenza al mantenimento della corsia di marcia, il monitoraggio sia dell’angolo cieco sia del grado di attenzione del guidatore, ai quali se ne possono aggiungere in base alle versioni o attingendo al catalogo degli optional.

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Domenica 13 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 15-09-2020 12:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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