La nuova Opel Astra

Opel Astra, la "prima volta" plug-in dell'erede della Kadett che dal 2023 sarà anche elettrica

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

RÜSSELSHEIM – La nuova Astra è la prima Opel disponibile sia con motori convenzionali a benzina e diesel sia con entrambe le opzioni alla spina, cioè plug-in e puramente elettrica. L'esordio italiano della sesta generazione (15 milioni di esemplari commercializzati delle prime cinque, eredi della Kadett) avverrà all'inizio del 2022 con le prime consegne in territorio nazionale dei modelli alimentati da propulsori termici in versione berlina con un prezzo che parte da 24.500 euro. Poi toccherà alle due varianti elettrificate e alla familiare. Per la Astra-e, la cui carrozzeria sarà identica, ci sarà da attendere fino al 2023.

Profondamente cambiata nelle linee, alle quali ha lavorato il team di designer guidato da Mark Adams, la nuova compatta è quasi identica nelle dimensioni a quella di cui prende il posto. È lunga 4,374 metri e larga 1,86 e con un'impostazione ribassata. La nuova Astra è “made in Germany”, che significa sia che è stata sviluppata e che verrà fabbricata presso il quartier generale di Rüsselsheim sia che verrà identificata come tedesca all'interno di Stellantis, il gruppo franco-italo-americano di cui fa parte. Realizzata sulla piattaforma multi-energy Emp2 (l'elettrica sarà basata su una sua evoluzione), la macchina è più rigida del 14%, è più lunga di 4 millimetri, ha un passo allungato di 1,3 centimetri (2,675) e un bagagliaio che nella migliore delle configurazioni raggiunge i 1.250 litri di capacità.

Dall'abitacolo sparisce la strumentazione analogica, sostituita da quella digitale e da ampi schermi a sfioramento. Il costruttore parla della Astra come della «Opel più intuitiva» e per valorizzarne la sua modernità ha deciso di trasferire dall'ammiraglia Insignia anche il più recente adattamento dei fari attivi a 168 elementi Intelli-Lux Led Pixel Light. Naturalmente anche bicolor (a richiesta), la vettura anticipa la svolta epocale della casa del Fulmine. Nel giorno del suo debutto in Opel l'ha ricordata il nuovo Ceo Uwe Hochgeschurtz, strappato a Renault dove era il numero uno dei mercati germanofoni (incluse Svizzera e Austria) per sostituire Michael Loscheller, andato ad assumere la guida degli emergenti e ambiziosi vietnamiti di Vinfast.

«Dal 2024 l'intero portafoglio sarà elettrificato e in Europa dal 2028 Opel offrirà solo veicoli elettrici», ha confermato. «La nuova Astra aprirà un capitolo nuovo ed entusiasmante nella storia dei modelli compatti di Opel», ha auspicato poco prima che sul palco salisse Jürgen Klopp, il simpatico allenatore tedesco del Liverpool da anni testimonial di Opel. La potenza dei motori sarà compresa fra 110 e 225 cavalli. Le unità a benzina e diesel sono annunciate «altamente efficienti» e quelle plug-in sono già note all'interno del gruppo (180 e 225 cavalli). In modalità zero emissioni, l'autonomia della Astra può arrivare fino a 60 chilometri grazie alla batteria da 12,4 kWh. L'attesa è per la Astra-e che dovrebbe montare un'unità differente rispetto a quella attualmente in uso in Stellantis.

  • condividi l'articolo
Giovedì 2 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 08-09-2021 11:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti