Grandland X Hybrid4 unisce la potenza di un motore turbo benzina 1.6 e quella di due motori elettrici per una potenza complessiva che raggiunge i 300 CV

Opel avanti tutta con l’elettrificazione: Grandland X Hybrid4 da 300 cv pronta per l’Italia

di Sergio Troise
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BASILEA - Elettrificazione avanti tutta: l’inizio del 2020 ha reso concreti i piani annunciati dalla gran parte delle case automobilistiche. E tra le più attive c’è Opel, che dopo aver comunicato l’intenzione di elettrificare tutta la gamma entro il 2024 e aver presentato la Corsa 100% elettrica, si appresta ora a lanciare sul mercato la Grandland X Hybrid4, primo Suv ibrido plug-in a trazione integrale del costruttore tedesco, membro effettivo di PSA e dunque pronto ad entrare nella costituenda alleanza con FCA.

Realizzato sulla piattaforma modulare Emp2 di PSA e costruito nello stabilimento di Eisenbach, in Germania, il Suv tedesco è stato presentato in anteprima tra Basilea (Svizzera), Mulhouse (Francia) e Friburgo (Germania), in un territorio di forte valenza simbolica per la vocazione ambientalista di Friburgo (città impegnatasi a ridurre a zero la CO2 entro il 2050) e per le incontaminate località della Foresta Nera. Qui l’ibrido della Opel ha dimostrato di avere le carte in regola per segnalarsi come una delle novità più interessanti del momento: vuoi per la capacità di abbattere consumi ed emissioni grazie proprio alla tecnologia ibrida, vuoi per la potenza di 300 cv/520 Nm!

A fronte di prestazioni entusiasmanti (la velocità massima è di 235 km/h!) il consumo medio dichiarato è, nel ciclo misto WLTP, di 1,4-1,3 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 32-29 g/km (nel ciclo NEDC i valori diventano 1,6-1,5 l/100 km, con CO2 a 36-34 g/km).

In sinergia con il tradizionale motore termico 4 cilindri 1.6 turbo benzina da 200 cv agiscono infatti anche due motori elettrici, uno da 110 cv collocato all’avantreno, l’altro da 113 cv, sistemato sull’asse posteriore. Il primo è abbinato alla trasmissione automatica elettrica a 8 velocità; il secondo è integrato con il differenziale nell’asse posteriore per fornire la trazione integrale on demand.

Il funzionamento in simbiosi dei tre motori rende l’auto della Opel capace di prestazioni insospettabili, ancorché condizionate da un aggravio di peso di circa 300 kg (su un corpo vettura da C-Suv, lungo 4.477 mm, largo 1.906, alto 1.609), da un assetto piuttosto alto e da una propensione al rollio tipica dei veicoli sport utility. Ciò detto, vale la pena sottolineare che lavorano comunque bene le sospensioni multilink al posteriore e che la vocazione dell’auto non è certo la capacità di destreggiarsi tra i cordoli di un autodromo, bensì di muoversi senza impacci su percorsi impegnativi come quelli di un sentiero fuoristrada o di una montagna, anche se innevata. E su questo versante la Grandland X Hybrid4 non teme confronti. Semmai può dare lezioni.

Qualità fondamentale è comunque la capacità dell’auto di adattarsi alle condizioni più diverse, lasciando libero il guidatore di scegliere la modalità preferita tra quattro opzioni: basta agire sul tasto posto sulla console centrale, accanto alla leva del cambio automatico, e stabilire se procedere in modalità Elettrica, Ibrida, Trazione integrale o Sport. Un display chiaro e luminoso dà conferma della scelta fatta, mentre una scenografica schermata del sistema multimediale informa sui flussi d’energia.

Della modalità Sport abbiamo detto: accorcia i rapporti del cambio automatico (anche con levette al volante) e regala accelerazioni e progressioni eccitanti, da vera sportiva. Ma a nostro parere rappresenta un plus non strettamente necessario per questo tipo di veicolo e incide notevolmente sui consumi del motore a benzina, per il quale è previsto tra l’altro un serbatoio di appena 43 litri. La modalità Integrale risulta ovviamente utile in offroad, su percorsi innevati o comunque difficili, mentre l’Ibrida e l’Elettrica rappresentano a nostro avviso l’autentico cuore del progetto.

In elettrico si possono percorrere 59 km a emissioni zero, fino alla velocità massima di 135 km/h. Ciò vuol dire che l’auto può essere utilizzata tranquillamente in città senza ansia da appiedamento, essendo provato da statistiche consolidate che l’uso quotidiano medio dell’auto in Europa (e soprattutto in Italia) non raggiunge mai queste distanze. La modalità ibrida, invece, è quella che delega all’auto la scelta del sistema di motorizzazione prescelto, alternando automaticamente il motore termico agli elettrici in base alle situazioni.

Valore aggiunto, in questo caso, è l’e-save, ovvero la capacità dell’auto di leggere il percorso attraverso il navigatore e salvaguardare una certa quantità di energia necessaria per entrare in città (ad esempio in una ZTL) dopo aver fatto un percorso che ha scaricato la batteria. Per queste situazioni la Casa dichiara una “riserva” di energia sufficiente a coprire 8 km a emissioni zero.

A proposito di ricarica, la frenata rigenerativa trasforma la decelerazione in energia elettrica e provvede a ricaricare la batteria. Il tempo di ricarica a una postazione fissa dipende invece dal tipo di erogatore utilizzato. Oltre al cavo fornito con la vettura per effettuare la ricarica da una presa domestica, Opel offre infatti dispositivi per procedere a un “pieno di energia” rapido nelle stazioni pubbliche e con le wallbox domestiche. Secondo la Casa, una ricarica completa avviene in circa due ore con una wallbox da 7,4 kW. Novità interessante, con l’app MyOpel si potranno utilizzare le soluzioni studiate specificamente per i veicoli elettrici da Free2Move Services, il brand di mobilità di PSA. L’offerta comprenderà la tessera che permette di accedere a più di 125.000 punti di ricarica in Europa, e il trip planner, che suggerisce i percorsi migliori in base all’autonomia residua della vettura e che mostra la posizione dei punti di ricarica lungo il percorso.

Importante sapere che la batteria agli ioni di litio ha una garanzia di 8 anni o 160.000 km ed è installata sotto i sedili posteriori per ottimizzare lo spazio nell’abitacolo e nel bagagliaio, la cui capienza è estendibile fino a 1500 litri (con sedili posteriori ripiegati). L’attenzione posta nella salvaguardia dello spazio – vale la pena sottolinearlo – è pari alla qualità complessiva degli interni, che confermano quanto già visto sulle Granland finora prodotte, e cioè la scelta di materiali e finiture di pregio e la disponibilità di dotazioni come lo schermo touchscreen da 8 pollici per gestire l’infotainment (Navi 5.0 IntelliLink compatibile con Apple CarPlay e Android Auto), per non dire delle regolazioni elettriche dei sedili e del volante.

Gli acquirenti di una Grandland X Hybrid4, insomma, entreranno in possesso di un’auto vicinissima a una classe premium: potranno usufruire, tra l’altro, di servizi come la regolazione del climatizzatore o del riscaldamento da remoto e dei vantaggi assicurati da Opel Connect, sistema che dà accesso a funzioni utili come la navigazione live con informazioni sul traffico in tempo reale, la verifica dei principali dati del veicolo mediante app, il collegamento diretto al soccorso stradale e la chiamata d’emergenza (se si tendono le cinture di sicurezza o si aprono gli airbag, la richiesta di soccorso si attivata automaticamente).

La Opel Grandland X Hybrid4 viene proposta in due sole colorazioni (rosso o blu metallizzato) a partire da 46.900 euro, ma tra l’incentivo statale (assicurato alle ibride che producono meno di 60 g/km di CO2) e la promozione di Opel Italia legata alla rottamazione, il prezzo scende a 38.400 euro. Se si opta per la meno sofisticata versione a trazione anteriore (con cambio automatico a 6 marce e non 8) si scende a 34.050 euro, a fronte di un prezzo di listino fissato a 42.550 euro. In alternativa all’acquisto, è possibile entrare in possesso del Suv della Opel con la formula del noleggio a lungo termine: in tal caso ci si impegna a versare 7.077 euro all’ordine e 399 euro al mese per tre anni/45.000 km, avendo in cambio anche polizza kasko, manutenzione ordinaria e straordinaria e auto sostitutiva.

Nell’immediata vigilia della commercializzazione, il responsabile marketing di Opel Italia, Andrea Leandri, si è dichiarato “molto fiducioso nel successo del nuovo modello, in particolare della versione più economica a trazione anteriore”, prevedendo la prosecuzione del trend positivo registrato finora dalla Grandland nel nostro Paese, dove l’incremento di vendite del Suv è stato, tra 2018 e 2019, del 25%, contro una media europea del 22%. “Siamo pronti ad affrontare l’esperienza dell’ibro plug-in con la consapevolezza di avere le competenze giuste e un prodotto di assoluta avanguardia. Del resto – ha tenuto a sottolineare il manager della casa tedesca – la Opel è stata pioniera in questo campo, e può vantare il premio Auto dell’Anno vinto nel 2012 con l’Ampera. La Crossland X è stata finora la terza auto più venduta da Opel dopo Corsa e Karl e sono certo che il 2020 ne rafforzerà il posizionamento sul mercato grazie alla qualità del progetto e a una politica dei prezzi che prevede fino a 8.500 euro di vantaggi per il cliente”.


 

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Lunedì 27 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 28-01-2020 19:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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