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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
L'Audi e-tron GT

Audi RS e-tron GT, 646 cv, 0-100 in 3,3 secondi: la Signora degli Anelli più potente di sempre

di Giorgio Ursicino

Audi e-tron GT, il “biglietto da visita” della mobilità elettrica. Un’auto fondamentale per la svolta energetica dei Quattro Anelli che però è anche il perfetto testimonial di tutte le vetture a batterie. Del loro enorme potenziale e del salto epocale verso cui stanno spingendo il settore in attesa da anni di una vigorosa scossa. Per una volta l’industria tutta, e pure gli amanti delle performance estreme, devono ringraziare i verdi, gli ecologisti ed i decisori politici che hanno fatto la guerra alle vetture con il vecchio tubo di scarico. Ora possiamo dircelo: al di là dei tempi e dei modi, avevano proprio ragione. Certo, il paladini del verde l’hanno fatto soprattutto per motivi ambientali. L’automotive, però, deve essere grata ugualmente: la sua andatura, ormai, non era più adeguata alla tecnologia e all’innovazione avanzata. E, rimanendo fedele agli anacronistici motori a scoppio, l’auto rischiava di finire fuori dai giochi che contano per l’incapacità di attirare talenti e di generare i margini necessari a remunerare gli investimenti.

Invece, ora si volta pagina. Si ritrova entusiasmo. Pronti ad incassare in un lampo, sotto tutti i punti di vista, progressi simili a quelli registrati nell’ultimo mezzo secolo. Un turbine generazionale. Tesla, proponendo vetture spaziali da oltre mille cavalli godibili dalle famiglie, è riuscita a conquistare un valore di oltre 800 miliardi di dollari, più di tutte le altre case automobilistiche messe insieme. Senza andare dietro ai “geni” o alle eventuali bolle finanziarie, basta guadare cosa sta facendo l’Audi che era senza dubbio un’eccellenza della mobilità tradizionale. Negli ultimi 40 anni la casa di Ingolstadt si è affermata in tutti i continenti, diventato un riferimento globale per qualità e prestazioni, design e lusso. Bene, ore arrivano i modelli elettrici della Signora degli Anelli e la clessidra subisce una fantastica accelerazione.

Lo scossone era già stato anticipato dal primo modello della famiglia e-tron, anche nelle varianti Sportback e “S”. Adesso tocca alla GT e il solco si amplia ancora. Da tutte le angolazioni, il motore elettrico è imparagonabile a quello termico, funziona per induzione e non per combustione. Una differenza ciclopica. È presente in tutte le abitazioni e fa viaggiare anche le navi e i sommergibili. È silenzioso e pulitissimo, oltre ad offrire le massime performance all’istante, in tempo reale. Bisognava solo convincersi di essere capaci di immagazzinare e trasportare l’energia necessaria per farlo funzionare. E questo ora e avvenuto. Veniamo ora alla GT bavarese, autentico stato dell’arte della mobilità sostenibile 2021.

Per una volta non parliamo di comfort, silenzio ed inquinamento perché è come fare goal a porta vuota. Se si ricarica con energia pulita, cosa già possibilissima, le emissioni di CO2 sono quasi nulle in tutto il periodo di utilizzo. Le performance sono di un altro mondo e una delle prime elettriche Audi si presenta come la più potente, prestazionale, comoda e sicura di tutte le prestigiose vetture prodotte nella storia del brand. Una magica convergenza di elettroni. Vediamo, elencando le sue doti, il perché. La e-tron GT si presenta da subito in due versioni, “normale” ed quella griffata con la sportivissima sigla di Neckarsulm RS. Entrambe sfoggiano il corpo vettura di una berlina-coupé, sono lunghe 1 cm meno di 5 metri, vantano 4 porte, 5 posti e un’avveniristica aerodinamica con un cx di appena 0,24.

Nulla a che vedere dal punto di vista dell’utilizzo con la precedente icona sportiva del marchio, la berlinetta due posti secchissimi R8 prodotta nello stesso impianto “carbon neutral” di Bollinger Hoffe. Le vecchia regina, al cospetto della RS GT, non può far altro che inchinarsi. Entrambe le varianti di GT hanno due propulsori, uno per asse. La prima, però, sviluppa 530 cv e 640 Nm di coppia, l’altra addirittura 646 cv e 830 Nm sempre sotto il piede modulati solo dall’elettronica, un approccio inconcepibile per i motori a scoppio che aumentano la forza al variare dei giri. La RS accelera da 0 a 100 in 3,3 secondi e viene stoppata dal limitatore a 250 km/h altrimenti infrangerebbe con facilità la barriera dei 300 km/h. Un’altra differenza con il passato e la magnifica trazione quattro che caratterizza la premiata casa.

L’energia è inviata come si vuole ai due assali con un tempo 5 volte inferiore (pochi millesimi di secondo) ai precedenti sistemi meccanici. Il passo è di 290 cm, la capacità di carico di oltre 400 litri al posteriore e di quasi 100 davanti. Il tetto è in fibra di carbonio, la distribuzione dei pesi perfetta (50% su ciascun asse), le sospensioni sono pneumatiche, i freni possono essere carboceramici, i cerchi fino a 21 pollici. La trasmissione è automatica a due velocità, i fari possono avere il laser light che raddoppia la portata degli abbaglianti. L’autonomia è quasi di 500 km grazie alla batteria da 93 kWh e tensione a 800 volt organizzata in 33 moduli con 396 celle. La ricarica si può effettuare a 22 kW in corrente alternata e fino a 270 kW in continua nelle colonnine ultrafast; in questi punti bastano 5 minuti per rifornirsi di 100 km di percorrenza, metà “serbatoio” su fa in 23 minuti. Nell’abitacolo il virtual cockpit plus è da 12,3 pollici, lo schermo centrale da 10,1, l’impianto Audi Bang & Olufsen ha 16 altoparlanti e 710 watt.

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Giovedì 18 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 21-02-2021 15:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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