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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Ferrari di Charles Leclerc a Barcellona

Ferrari punta sul passo gara e punta al podio a Barcellona. Le McLaren sono imprendibili

di Giorgio Ursicino

Cambiano i regolamenti, la gerarchia resta immutata. La nuova direttiva federale sulla rigidità delle ali anteriori prometteva un mezzo terremoto sulle prestazioni delle monoposto. Invece, calma piatta. Gli ingegneri hanno trovato la quadra senza sconvolgere troppo gli assetti e a Montmelo, un tracciato vero, molto tecnico e selettivo, è sembrato non essere cambiato nulla. Sia come sia, messa in archivio l’anomala Montecarlo, dove qualche pilota con il cuore grande può mascherare la realtà, sono riemersi i veri valori dell’ultima stagione con le vetture ad “effetto suolo”. La McLaren ha una marcia in più, sia in qualifica che sul passo. Alle spalle dei bolidi papaya, esattamente con lo stesso tempo, si trovano affiancate la Red Bull di Verstappen e la Mercedes di Russell.

Poi, come quarta forza del sabato, c’è la Ferrari, con Hamilton davanti ad Antonelli che è riuscito ad infilarsi fra le due Rosse. La pole, la numero 170 nella storia gloriosa della McLaren, è la quarta dell’anno per Oscar Piastri che in classifica ha ancora 3 punti di vantaggio sul compagno Norris fresco trionfatore nel Principato. Il canguro, girando a 235 km/h di media, ha rifilato oltre due decimi all’inglese (non sono affatto pochi), poi un altro decimo dietro troviamo i ragazzi della seconda fila. In Catalogna le posizioni sullo schieramento non sono affatto fondamentali e la vettura che ha più passo sicuramente scavalca con facilità e poco può la tigna del driver per tenere la posizione. C’è un lungo rettilineo che si imbocca già a velocità sostenuta e l’aiuto dell’ala mobile certamente si fa sentire. Ma non è tutto.

Fra la griglia e la prima staccata c’è abbastanza terreno, si può arrivare a ventaglio e non è raro che ad infilarsi per primo nella destra-sinistra sia qualcuno della seconda fila se è scattato con decisione. Oggi l’atmosfera sarà calda allo spegnersi del semaforo perché Max e George sicuramente ci proveranno ad infilarsi per impedire alle auto di Woking di imporre il loro passo ed andare in fuga. Oscar e Lando, da parte loro, oltre a marcarsi a vicenda, cercheranno di evitare l’errore per non buttare al vento l’occasione di rimpolpare la fuga. In Formula 1, si sa, le cose possono cambiare in fretta ed è doveroso mettere fieno in cascina finché c’è l’opportunità. Finora i ragazzi di Andrea Stella non hanno buttato quasi nulla, dominando sei gare su otto e lasciandone due al campione del mondo.

La Ferrari spera nelle gerarchie sulla distanza in modo da diventare la seconda forza in gara e puntare al podio, mentre le McLaren appaiono fuori portata. C’è la speranza che la Mercedes bisticci con le Pirelli specialmente se le temperature saranno alte. Certo, in alcune occasioni è già accaduto, ma non sempre, quindi non è una certezza. Il team ha puntato tutto su questa strategia per essere consistenti quando ci sono i punti che contano. Lewis ha preceduto Charles che ha preferito fare un solo tentativo in Q3 per salvaguardare un treno di medie nuove da usare in corsa. Nei minuti finale la temperatura si è abbassata e gli altri hanno migliorato. «È stata una mia scelta, dopo la gara vi dirò se mi sono pentito», ha spiegato il monegasco che in ogni caso punta al podio. Stesso obiettivo per Lewis: «Bisognerà tirare fuori in massimo dai pneumatici, ma ci proverò: è troppo tempo che non spruzzo champagne. Le ali? Non è cambiato nulla. Abbiamo solo speso un sacco di soldi per rifarle tutte, ma è esattamente uguale a prima. Certo, flettono la metà, ma non se ne accorge nessuno...».

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domenica 1 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 20:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA