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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
La Ferrari SF-75 di Carlos Sainz vincitrice a Silverstone

Ferrari, Sainz vince la sua prima gara a Silverstone. E Leclerc ha sempre il muso lungo

di Giorgio Ursicino

La giornata di Carlos. Il weekend di Carlos. A Silverstone, in uno dei templi della velocità, dove il Mondiale di F1 iniziò la sua storia 72 anni fa. Per il figlio d’arte spagnolo quello che ha sognato per 150 GP si è avverato in sole 24 ore: prima pole e prima vittoria in carriera, con la speranza di inserirsi anche lui, ora che ha spezzato il digiuno, nella lotta per il Mondiale. Era tempo che l’inno spagnolo non suonava più nel Circus, da quando Alonso correva pure lui per il Cavallino. L’eccellente risultato in casa del nemico non vede tutti felici nella squadra di Maranello. Per come si erano messe le cose, infatti, si poteva sperare in meglio. Anche nella doppietta. E poi, qualsiasi sia la spiegazione, c’è un Predestinato con il morale sotto i tacchi per non essere riuscito ad acchiappare nemmeno il podio quando, dopo le due soste effettuate, si trovava in testa con buona possibilità di rimanerci.

Sainz era dietro di lui, con le gomme più vecchie, e non sembrava certo un problema. Le due Red Bull erano attardate. Verstappen, dopo una foratura, aveva la monoposto ferita con il fondo danneggiato. Perez ha dovuto fare una sosta in più per sostituire l’ala anteriore danneggiata per un contatto proprio con Charles. È vero, c’era l’Imperatore Lewis ancora in lizza e, per quello che aveva fatto vedere fino a quel momento, aveva ancora le chance di salire per la nona volta sul gradino più alto del podio nel Gran Premio casalingo di Gran Bretagna, davanti ad oltre 400 mila spettatori estasiati che nei tre giorni dell’evento hanno affollato il circuito. I piloti in Rosso sono entrambi giovani ed ambiziosi. La sensazione è che non sia ancora l’anno buono per il Titolo. Quindi, favorire apertamente un driver rispetto all’altro, potrebbe portare più problemi che vantaggi.

Fatto sta che nella prima parte della gara il Principino era visibilmente più rapido dello spagnolo, ma ha dovuto attendere oltre metà corsa (con gomme più fresche) per avere il via libera dai box. Per come è andata non c’è polemica, ma solo un po’ di amaro in bocca. Come al solito è arrivata una safety car a mischiare le carte ed accendere gli animi. Ocon ha parcheggiato la sua Alpine davanti al muretto dei box ed il direttore di corsa è stato costretto a intervenire. Quando è così, inizia il valzer dei cambi gomme fuori strategia per avere i pneumatici freschi al momento della ripartenza tutti raggruppati. Le due Rosse erano molto vicine e Binotto ha spiegato che era impossibile fermare entrambe le vetture senza penalizzare vistosamente la seconda. Poi, ricordate l’ultima gara dello scorso anno che ha consegnato la corona a Max ai danni di Lewis?

Chi è in testa è svantaggiato perché non sa quello che faranno i rivali. Quindi, di solito, resta in pista perché rinunciare volutamente al comando è sempre una decisione difficile. Così hanno tutti montato le rosse morbide meno Charles rimasto con le bianche dure. Alla ripartenza le due F1-75 erano in resta. Ai box hanno chiesto a Carlos di lasciare andare il compagno prima di accelerare in modo che potesse scaldare le gomme più scorbutiche. In realtà, Carlos non lo ha fatto e ha infilato in fretta il monegasco. Charles, pur combattendo come un leone, doveva arrendersi anche a Perez e Hamilton.

Il Predestinato era furioso, ma il team principal ha giocato d’anticipo mettendogli il dito sotto il naso: alla presenza anche del Ceo Benedetto Vigna, niente polemiche. Il ragazzo obbediva: «Non voglio rovinare la festa di Carlos con le mie lamentele. Ma non posso dire di essere soddisfatto del risultato. Se i punti che ho perso possano pregiudicare la mia corsa al titolo ha una risposta scontata...».

Il vincitore incassa la gioia, ma si contiene nei festeggiamenti: «La mia prima vittoria? Bella. Ma a volte si può vincere anche senza essere il più veloce in pista. Ho lasciato passare Charles quando me lo hanno chiesto. Nel finale avevo la gomme più morbide e più fresche, ho cercato di superare l’altra Ferrari senza fargli perdere tempo nel tentativo di difendere il secondo posto. Ma era un’impresa difficile...». La gara è stata fermata al primo giro con la bandiera rossa per una paurosa carambola che ha coinvolto 7 piloti disintegrando l’Alfa di Zhou e mandando Albon all’ospedale.

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Lunedì 4 Luglio 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-07-2022 10:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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