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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Ford, il fascino della storia al volante del futuro: l'Ovale Blu sposa l'auto elettrica

Ford, il fascino della storia al volante del futuro: l'Ovale Blu sposa l'auto elettrica

di Giorgio Ursicino

Un miliardo per svoltare. Per rendersi conto di come sta andando la svolta ecologica, è un’occasione unica analizzare con attenzione il piano decennale annunciato dalla Ford. Un progetto che coinvolge a fondo l’elettrificazione e che riguarda tutte le attività dell’Ovale Blu nel nostro continente. Capite bene che non si tratta di una start up. O di un ambizioso marchio di nicchia di veicoli premium e, meglio ancora, luxury, riservati ai consumatori più innovativi e con maggior capacità di spesa. Sta sul tappeto il brand più “democratico”. Quello che ha motorizzato le masse, che ha reso la libertà individuale un bene alla portata di tutti. «Solo così c’è vero progresso», amava ripetere il fondatore. La casa di Dearborn è stata a lungo la più importante del pianeta, dai tempi del mitico modello T e della catena di montaggio inventata del “divino meccanico” Henry.

E vende veicoli in Europa dal 1903 (anno di nascita della Compagnia) dove la produzione è iniziata nel 1911. Statene certi, quello che prevede un colosso del genere, in buona parte si avvera. È sempre stato così. È evidente che sarà un brusco scossone. Qualcosa di mai visto in quasi 120 anni di storia gloriosa. Una rivoluzione più che un’evoluzione. Nel 2030, fra meno di 10 anni, tutte le vetture Ford in listino da questa parte dell’Atlantico saranno “zero emission”, perfettamente ecologiche. Non ce ne sarà più alcuna dotata del vetusto motore termico. Un cambio di passo epocale, per la prima volta annunciato da un costruttore dalla produzione milionaria. Per far ciò è solo un primo passo l’investimento da un miliardo di dollari nello stabilimento di Colonia, il quartier generale europeo del gigante Usa. Una spesa che fa parte dei 22 miliardi allocati per la decarbonizzazione entro il 2025 (la cifra è stata raddoppiata recentemente).

Con la manovra il cuore delle attività Ford in Europa diventerà Elettrification Center per la produzione di veicoli a batteria. L’azienda negli ultimi due anni ha lavorato a lungo per la riorganizzazione del business nel Vecchio Continente. Ha tagliato costi strutturali per un miliardo di euro e rivisto il modo di operare nei mercati meno remunerativi, tarando meglio la gamma sulle esigenze e le aspettative del clienti. Nel quarto trimestre della scorso anno i risultati finanziari sono tornati in attivo e il target è avere un margine sull’Ebit minimo del 6%, con un’attenzione molto più focalizzata sulla profittabilità piuttosto che sui volumi. Per far ciò due asset salgono sul palcoscenico e finiscono sotto i riflettori. Da una parte, non poteva essere altrimenti, accelerazione massima sull’elettrificazione delle auto.

Dall’altra, concentrazione totale sui veicoli commerciali, un settore dai margini più elevati che ha visto l’Ovale di Detroit leader assoluto negli ultimi sei anni nel Continente. Tornando alla vetture, la strategia ruota intorno alla partnership con la Volkswagen che domina invece il mercato europeo delle auto. Le vetture che dal 2023 inizieranno ad uscire dall’impianto di Colonia nasceranno sulla sofisticata piattaforma MEB, quella solo per veicoli con motori ad induzione del gruppo di Wolfsburg. Un primo modello sarà seguito da un secondo e dal 2026 l’intera gamma avrà almeno una versione elettrica o ibrida plug-in per ogni modello. Quattro anni dopo, stop agli idrocarburi e la possibilità di viaggiare con energia al 100% proveniente da fonti rinnovabili. Ma l’elettrificazione non è certo una novità per l’azienda guidata da Jim Farley.

In Michigan studiano il tema da anni e sembra siano fra i più avanti. La nuova Kuga, lanciata lo scorso anno, è un esempio concreto: è disponibile in tutte e tre le tipologie attualmente conosciute, una scelta vastissima. Mild Hydrid, per chi è particolarmente attento al prezzo di acquisto; full Hybrid e Plug-in con la spina, quindi ricaricabile con energia pulita e la capacità di viaggiare per un buon numero di chilometri senza inquinare e senza fare rifornimento. Il mild ibrid molto evoluto, con una spinta elettrica tutt’altro che trascurabile, si sta allargando a macchia d’olio. Dalla gettonatissima Puma, alla Fiesta alla Focus. Dagli States sta arrivando proprio ora il mito a batterie.

Hanno puntando sul brand Mustang (ormai vive di luce autonoma come la 500) per realizzare la prima elettrica a stelle e strisce. Non si tratta di un’auto sportiva, ma per tutti, una specie di Suv dinamico adatto soprattutto alle famiglie. La tecnologia, sia elettrica sia di connettività, è all’avanguardia, da far impallidire la Tesla di quel geniaccio di Elon Musk. La Mustang Mach-E è stata la prima vettura di un costruttore tradizionale ad avere il software della powertrain aggiornabile da remoto, over the air, senza passare in officina. Ford è pronta ad elettrificare tutta la propria tradizione gloriosa. Si sono già visti quelli che diventeranno il Transit e il Serie-F a batterie, rispettivamente il veicolo commerciale più diffuso del mondo e il 4 ruote più venduto in America nell’ultimo mezzo secolo.

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Sabato 27 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 01-04-2021 19:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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