
Hamilton superbo a Shanghai: usa le gomme da professore e piega Piastri e Verstappen
Altro che bollito. Con una prestazione d’autore, Lewis Hamilton dimostra che l’Australia è stata per la Ferrari «solo una giornataccia» e riesce a trasformare la sorprendente pole della gara Sprint in una perentoria vittoria. È la prima Sprint mai vinta dalla Ferrari ed anche la prima dominata da Lewis. Certo, non si tratta di un Gran Premio vero ma, trionfare alla seconda apparizione vestito di rosso, è sicuramente tanta roba. Un trampolino beneaugurante per il proseguo della stagione che il Baronetto considera una «maratona» durante la quale bisogna sempre «dare il massimo». L’autorità con cui l’espertissimo inglese ha messo in riga i rivali potrebbe far pensare che, sul ritmo di gara, la SF-25 sia la monoposto migliore e quest’anno ci sarà da divertirsi.
Lewis è partito alla grande, ha sempre guidato in aria pulita, senza mai soffrire la pressione degli inseguitori. Al traguardo, dopo 19 giri, i distacchi erano consistenti per il Circus moderno, quasi da tappa alpina: Piastri a 7 secondi, Verstappen circa a 10, Russell e Leclerc più o meno 12. Con la F1 attuale, però, è il caso di prendere il risultato con le molle, perché basta un nulla per ribaltare la situazione. Almeno fra i 4 top team che sono veramente molto vicini. È sufficiente una pista diversa, una posizione leggermente differente sulla griglia. O anche come i vari piloti, i primi veramente tutti bravi, impostano il passo o combattano fra di loro per rovesciare completamente la frittata.
La conferma è arrivata poche ore dopo nelle qualifiche della gara vera: le Ferrari riescono ad agguantare solo la terza fila e davanti hanno almeno una McLaren, una Mercedes ed una Red Bull. Come è possibile? Può dipendere da tanti fattori che potrebbero garantire un vantaggio in gara se le rosse riusciranno a gestire la prima fase nel traffico. Senza acculare troppo ritardo e senza maltrattare troppo i pneumatici con l’asfalto di Shanghai tanto aggressivo da rendere i bolidi tre secondi più veloci del 2024, ma incline a provocare in fastidioso “graining”, soprattutto all’avantreno. Ieri nella Sprint, con le medie (oggi si useranno anche le dure che nessuno ha mai provato) i Cavallini erano senza dubbio i più veloci nel finale di gara.
Questo in corsa potrebbe consentire di ritardare la sosta, accorciando il successivi stint o, addirittura, fare un stop in meno dei rivali. Hamilton dopo 20 giri volava, Piastri e Verstappen avevano le gomme cotte. Se toccava proseguire cosa sarebbe accaduto? Lo scopriremo oggi. La Ferrari potrebbe anche aver alzato l’altezza da terra più degli altri per non correre il rischio di toccare troppo l’asfalto con il pieno di benzina. Che la belva di Maranello abbia trattato le Pirelli con maggior delicatezza di quanto hanno fatto gli altri c’è la prestazione di Leclerc a confermarlo. Charles non ha viaggiato da solo come Lewis. E poi lui non ama Shanghai come il compagno. Inoltre, nei giri iniziali ha combattuto anche con la Mercedes di George.
Ebbene, nel finale il principino si è rifatto sotto alla Freccia e guadagnava anche su Oscar e Max. Sia come sia, il weekend cinese è molto importante per la Scuderia perché, se mai ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato il grande spessore attuale del 7 volte campione del mondo. Non è una cosa da poco. Nessuno aveva dubbi sul bagaglio d’esperienza portata da Lewis, oltre a tutti i vantaggi di un’operazione di marketing e mediatica. Shanghai ha fatto vedere come, anche su una monoposto che lui stesso ha ammesso di non avere ancora completamente in mano, il britannico pure a 40 anni possa essere il più bravo di tutti.
Come Hamilton sia riuscito ad estrarre il massimo dalle Pirelli nella Sprint Race è sotto gli occhi di tutti. Una condotta di gara del genere è da tesi universitaria, sotto il naso del suo grande rivale e 4 volte campione del mondo Verstappen (il pilota che lo ha detronizzato). Lewis, però, ha avuto una marcia in più di Charles in tutte le occasioni tanto che, un po’ moggio, il monegasco ha apertamente riconosciuto come «su questa pista il compagno ha avuto un altro passo». L’ex Mercedes si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Dopo l’Australia c’è stata un’incredibile quantità di critiche e di persone che ha blaterato a vanvera senza conoscere l’argomento...». Ottimo il comportamento di Antonelli che ha preso punti nella Sprint ed è entrato in Q3 nelle qualifiche. Questa mattina il semaforo si spegnerà alle 8, diretta su Sky.