Un Campionato avvincente. Prima la Red Bull, almeno quella di Verstappen, che sembrava di un altro pianeta. Poi la Ferrari sicura seconda forza. Quindi l’emersione della McLaren di quei “ragazzacci” di Lando ed Oscar, fino ai segni di vitalità anche della Mercedes. In Inghilterra, a pochi chilometri da dove le Stella nascono, si è chiuso il cerchio. Le Frecce d’Argento sono tornate e, dopo aver vinto approfittando degli eventi il GP d’Austria una settimana fa, ieri a Silverstone si sono prese la pole position e l’intera prima fila. Non accadeva più dal 2021, quando c’era ancora Bottas, una vita fa.
Per le Mercedes sembrano tornati i tempi eroici, quando gli uno-due erano quasi scontati e la doppietta numero 81 in qualifica è stata ottenuta quasi di forza, con le migliori prestazioni nelle libere del mattino e con ottime performance anche in Q1 e Q2. Insomma, in poche gare, gli uomini di James Allison danno l’impressione di aver recuperato tre anni di ritardo dalla RB, almeno su una pista tecnica come quella britannica. Oggi alle 16 (diretta su Sky) Russell scatterà davanti ad Hamilton e alla coppia di amiconi che se le sono date qualche giorno fa.
Norris precede un meno magico del solito Verstappen, poi Piastri ed Hulkenberg che ha rifilato quasi 2 decimi alla prima Ferrari di Sainz. Nella top ten sono magicamente rientrate le due Aston Martin molto offuscate nell’ultimo periodo. L’altra Rossa di Leclerc non è addirittura entrata in Q3 e si avvierà dall’undicesima piazzola dello schieramento. I tecnici di Maranello, dopo aver comparato i vari pacchetti, hanno deciso di tornare indietro di diverse gare perché sui curvoni veloci la SF-24 saltava come un canguro. Non è una buona cosa perché si rischia di aver buttato diverse settimane nella direzione sbagliata, almeno sulle piste veloci.