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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Carlos Tavares ceo di Stellantis

Stellantis frena l'utile e crolla in borsa. Il gioiello Comau in mani americane fa pensare al governo l'utilizzo della golden power

di Giorgio Ursicino

Nuvoloni sul cielo di Stellantis. Giornata densa quella di ieri per il gigante transatlantico. Prima, come era da programma, il ceo Carlos Taveres ha illustrato i risultati finanziari del primo semestre dell’azienda. Inutile nasconderlo, per quanto confrontati con un 2023 da record, non sono andati bene. Addirittura inferiori alle aspettative dell’azienda stessa. Il titolo, di conseguenza, è crollato in Borsa con un tonfo di oltre il 10% per poi recuperare in parte nel corso delle contrattazioni. Ma la flessione ha trascinato al ribasso tutto il listino che ha perso il 2%. La cosa più rilevante, però, è stata la notizia “strategica” della vendita della quota di maggioranza della Comau, uno dei gioielli del made in Italy, ad un fondo americano.

L’operazione verrà formalizzata entro la fine dell’anno quando One Equity Partners (Oep) prenderà il comando lasciando pero ad Alessandro Nasi e Pietro Gorlier le cariche rispettivamente di presidente esecutivo e ceo dell’icona specializzata nelle soluzioni di innovazione e nella robotica campi nei quali è impegnata con eccellenti risultati da oltre mezzo secolo. Lo stesso Ad di Stellantis è intervenuto per rassicurare i mercati e non solo, ma è facile intuire che l’emigrazione di un asset di tanto rilievo per la nostra economia sia come benzina sul fuoco per i sindacati ed anche per il governo in una fase in cui i rapporti del nostro esecutivo con la multinazionale, da sempre impegnata nel nostro paese, non sono certo idilliaci.

I rappresentanti dei lavoratori hanno immediatamente chiesto di esercitare la “golden power” e il Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit) ha fatto tempestivamente sapere che «si stanno già svolgendo le valutazioni in ordine all’applicabilità di questa disciplina». Insomma, le turbolenze in via di attenuazione rischiano di rafforzarsi. Il ceo di origini portoghesi ha ribadito che l’operazione era in programma nell’atto costitutivo di Stellantis e che consentirà alle due entità di concentrarsi meglio sul core business e creare valore. Tornando ai conti, le perdite sono notevoli anche se non era facile ripetere le performance del recente passato e sull’andamento del settore tutto pesano le incertezze della transizione energetica che a livello globale procede un po’ a singhiozzo.

I ricavi netti hanno toccato gli 85 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto all’esercizio precedente. Più significative le frenate dell’utile netto (-48% a 5,6 miliardi) e del “margine” rimasto per un pelo in doppia cifra (10%). L’utile operativo si è infatti attestato ad 8,5 miliardi, perdendo 5,7 miliardi rispetto al primo semestre 2023. Il ceo ha assicurato che sono già in atto da parte del management azioni per correggere l’andamento soprattutto in Usa e che il flusso di cassa per l’intero 2024 sarà in ogni caso positivo. Nel corso dell’esercizio verranno lanciati 20 nuovi modelli e nel terzo trimestre diventerà operativa la nuova società che si occupa della commercializzazione a livello mondiale delle vetture Lapmotor. Un altro elemento di discussione.

L’azienda è impegnata nel lancio soprattutto in Europa di 13 modelli sulla piattaforma Smart Car che, grazie ai costi ridotti, consentiranno prezzi d’attacco particolarmente significativi. Benché Tavares abbia ribadito che un accordo con l’Italia è assolutamente possibile e resta una delle priorità dell’azienda, il governo rimane fermo sull’importanza di realizzare nella Penisola, come merita la tradizione del nostro paese, tutto il processo produttivo dei veicoli, dal design alla tecnologia. In altre parole non è ben visto l’assemblaggio che non verrà in ogni caso incentivato. I nuovo bonus per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale potrebbero diventare “strutturali”, cioè durare almeno tre anni e rivolgersi ancora di più alla fasce basse di reddito.

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Venerdì 26 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA