Il Fiat Fullback Cross

Arriva Cross, un vestito elegante per Fullback. Il pick up di Fiat Professional si arricchisce di una versione chic

di Giampiero Bottino
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TORINO - Per festeggiare degnamente il primo compleanno il Fullback, il pick-up che ha portato per la prima volta il marchio Fiat Professional in questa fascia di mercato, si è regalato una versione lifestyle. Battezzata Cross, è arredata ed equipaggiata in base a canoni tipicamente automobilistici che ne sottolineano la vocazione orientata più al tempo libero che all’impiego professionale, come lascerebbe supporre l’omologazione internazionale N1, riservata agli autocarri con peso complessivo fino a 3.500 kg. Proprio in questa «doppia anima» si nasconde il maggiore ostacolo alla diffusione in Italia di questa tipologia di veicoli, sempre più «coltivati» dai costruttori (è recente l’ingresso nel settore non solo del marchio del Lingotto, ma anche di Mercedes con l’inedita ed esclusiva Classe X) e apprezzati dai consumatori per la loro versatilità.

 

A impedire nel nostro Paese il decollo di questi mezzi, che in quanto autocarri sono considerati dal Codice della Strada «veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse», ma che nel resto del mondo godono di grande favore (non dimentichiamo che proprio i pick-up sono gli storici – e inattaccabili – dominatori della classifica delle vendite automobilistiche Usa) anche come veicoli di normale uso quotidiano, sarebbe l’omologazione troppo «specialistica». In realtà, a tarpare le ali a Fullback e ai suoi «fratelli-rivali», confinati in una nicchia che vale più o meno 4.000 consegne all’anno, concorre soprattutto una normativa anacronistica e confusa in cui si sovrappongono (e a volte si contraddicono) Codice della Strada e legislazione fiscale. Si tratta di un’anomalia esclusivamente italiana, fonte di un diffuso contenzioso e difficile da interpretare anche da parte di chi le leggi dovrebbe farle rispettare.

Una situazione che dà la stura a molte infondate leggende metropolitane, come quella secondo cui i pick-up potrebbero circolare solo nei giorni feriali. Vero è, peraltro, che l’uso improprio di un mezzo di questo tipo può costare da 85 a 338 euro, oltre al fermo amministrativo del veicolo per un periodo compreso tra uno e sei mesi (il doppio in caso di recidiva), e che il trasporto di minori su un autocarro rappresenta una violazione da sanzionare, come recita esplicitamente il prontuario in dotazione alle forze di polizia.

Nella speranza, e in questo senso la discesa in campo del costruttore nazionale sembra di buon auspicio, di un aggiustamento normativo di cui da tempo si parla, capace di allineare l’Italia al resto dei mercati Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) dove i modelli lifestyle, più ricchi ed esteticamente più gradevoli, valgono oggi un quarto delle vendite di pick-up e la loro consistenza – ricorda Stéphane Gigou, responsabile di Fiat Professional Emea – nel boom del settore, è cresciuta del 60% negli ultimi 5 anni, arrivando nel 2016 a 160.000 unità vendute, su un totale di 650.000 pick-up consegnati ai clienti.

Basato sulla versione doppia cabina a quattro porte e cinque posti, Fullback Cross manifesta appieno il suo carattere «leisure» con un abitacolo comodo e accogliente, rifinito con cura, impreziosito da soluzioni tecnologiche studiate per migliorare la qualità della vita a bordo e da dettagli che enfatizzano un look sportivo e dinamico del tutto estraneo alle versioni pensate per un impiego essenzialmente lavorativo.
Specifica ed esclusiva è, ad esempio, la sport bar aerodinamica in nero testurizzato il cui disegno sinuoso corona il bordo del cassone protendendosi

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Lunedì 18 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 19-12-2017 15:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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