Il centro ricerca e sviluppo Opel a Russelsheim

Orgoglio Opel: «Nostri motori avanzatissimi. Siamo in anticipo sui nuovi test per misurare le emissioni»

di Sergio Troise
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MAINZ - Da quando è uscita dalla galassia GM per entrare in quella tutta europea di PSA (Peugeot, Citroen, DS), Opel sta vivendo una fase di transizione caratterizzata da un rigurgito d’orgoglio tipico di chi non si sente inferiore a nessuno. E’ come se da Russelsheim si volesse ricordare al mondo che “la qualità tedesca” non è in discussione, che il cammino intrapreso a suo tempo per l’innovazione e l’avanzamento tecnologico non conosce soste e che su alcuni fronti, anzi, le attività di ricerca e sviluppo stanno avanti.

La “partita” all’Opel Arena. E’ in questa ottica che i vertici della storica casa fondata nel 1862 da Adam Opel (inizialmente produceva macchine per cucire e biciclette, poi dal 1899 arrivarono le automobili) ha convocato la stampa internazionale all’Opel Arena di Mainz, lo stadio che vide protagonista Jurgen Klopp, attuale allenatore del Liverpool e orgoglioso testimonial del marchio del fulmine. Qui si è svolta una sorta di “partita” in due tempi: uno dedicato ai Suv Crossland X, Mokka X e Grandland X, che – è stato sottolineato - «affrontano il mercato come una vera e propria squadra vincente»; l’altro dedicato ai nuovi test su consumi ed emissioni, con un focus specifico sulle nuove normative europee che entreranno in vigore tra meno di un paio d’anni.

Dati reali. «Siamo avanti» ha detto Thomas Vogel, responsabile dello Sviluppo Veicoli, spiegando che 79 motori Opel rispettano già i severi limiti imposti dalla nuova norma Euro 6d-TEMP che entrerà in vigore dal 2020, e ricordando che i proprietari di Opel Astra già da un paio d’anni sanno perfettamente che il dato sulla CO2 prodotta allo scarico della loro auto «è quello reale, non frutto di elaborazioni teoriche da laboratorio».

50 parametri. «Dal 2016 – informa Vogel - sono in corso sperimentazioni su consumi ed emissioni che tengono conto delle reali condizioni d’impiego di un’auto». I test si svolgono dunque su percorsi urbani ed extraurbani, su autostrada e in montagna, con gli stop&go imposti dal traffico, ma anche con brusche accelerazioni e punte di velocità massima (sulle autostrade tedesche ci sono ampi tratti senza limiti), frenate e rallentamenti. I collaudatori simulano viaggi con auto vuota o a pieno carico; sono tenute in considerazione anche le variazioni imposte dal clima, dai pneumatici, dalla presenza di molti o pochi accessori (ganci traino, barre sul tetto, portabici) in quanto fattori che incidono sul peso e sull’aerodinamica. Per rendere credibili vengono rispettati 50 parametri e si evita di viaggiare a velocità costante.

Sfide importanti. Il nuovo metodo di calcolo di consumi ed emissioni, che prenderà il posto del NEDC, entrerà in vigore nel 2020, così come stabilito dall’UE, che lo ha imposto per ovviare alla disparità tra test di laboratorio e comportamento reale dei veicoli su strada. Voci chiave del cambiamento sono le sigle Euro 6d-TEMP (nuova normativa in materia di emissioni in vigore dal 2020); WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure, da rispettare entro settembre 2018); RDE (Real Driving Emissions). «Con queste tre novità, il settore automotive sta affrontando importanti sfide, ma noi di Opel ci siamo adattati molto rapidamente e possiamo guardare al futuro con serenità» dicono a Russelsheim, con malcelato orgoglio, rammentando che tutta la gamma attuale – Adam, Karl, Corsa, Astra, Insignia, Mokka X, Crossland X, Grandland X e Zafira – «sarà disponibile in anticipo con propulsori benzina e GPL e motorizzazioni diesel conformi ai requisiti dell’Euro 6d-TEMP».

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Domenica 8 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 09-07-2018 11:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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