La fabbrica Fca Sevel di Atessa

Fca, riaprono stabilimenti tra controlli sanitari e misure di sicurezza. Gorlier: «Impegno prioritario protezione dei nostri lavoratori»

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TORINO - Sono rientrati oggi al lavoro oltre 6mila dipendenti dello stabilimento Sevel di Atessa, joint venture tra Fca e Psa, che produce veicoli commerciali. Per permettere il riavvio dell’attività, comunica Fca in una nota, sono stati sanificati oltre 300 mila metri quadrati di superficie nelle officine, installati circa 130 dispenser igienizzanti, diffuse informazioni di prevenzione ai dipendenti attraverso 15 maxi tabelloni e 25 monitor video, distribuite oltre 6.000 brochure informative e 18.000 locandine affisse, predisposti una decina di termo camere di controllo della temperatura corporea agli ingressi e oltre 600 punti di dotazione disinfettante per i dipendenti per pulire quotidianamente le attrezzature che utilizzano durante il turno di lavoro.

Le misure rientrano nell’accordo siglato tra Fca e sindacti il 9 aprile scorso. Contemporaneamente a Sevel, sono ripartiti anche alcuni piccoli reparti a Cassino, Pomigliano, Termoli e Mirafiori connessi allo stabilimento abruzzese per la componentistica. «Ciò che abbiamo dimostrato oggi alla Sevel di atessa è l’esempio concreto del nostro impegno prioritario nella protezione dei nostri lavoratori. La riapertura di oggi in Abruzzo, insieme alle attività di ricerca, sviluppo e produzione pre-serie dei modelli elettrici e ibridi a Torino e Melfi, sono il frutto di un lavoro approfondito con esperti e virologi concluso con un accordo con tutte le organizzazioni sindacali», ha dichiarato Pietro Gorlier, Coo della regione Emea di Fca. «Lavoriamo quotidianamente con il Governo e con tutte le autorità locali per rilanciare la produzione in Italia ma senza ammettere nessuna deroga alla sicurezza delle persone in ogni impianto produttivo o ufficio di Fca», ha aggiunto il manager.

Prima del rientro dei lavoratori, sono state aggiornate in Sevel tutte le opere di pulizia, igienizzazione e sanificazione che erano state già intraprese in occasione della sospensione dall’attività avvenuta lo scorso 17 marzo: tra gli altri, sono stati fatti interventi in 18 aree relax, 52 servizi igienici, 29 spogliatoi con oltre 7.400 armadietti, 2 sale mediche e 4 mense che avranno una capienza ridotta e turnazioni ampliate per rispettare la norma della distanza di un metro tra le persone. Tutte queste zone sono state attrezzate con materiale sanitario a disposizione dei dipendenti (gel igienizzanti, saponi più aggressivi per i microrganismi, kit per le pulizie delle superfici, etc) per ogni esigenza e salvaguardia. Specifiche segnaletiche di sicurezza sono state disposte in tutto lo stabilimento.

Prima dell’avvio delle attività produttive, è stato inviato ai dipendenti Sevel tramite WhatsApp ed email un link a una pagina web dedicata alla condivisione e diffusione delle misure da adottare in ogni reparto aziendale e video tutorial esplicativi. Anche l’organizzazione del lavoro sulla linea e negli uffici è stata rimodellata in base alle esigenze sanitarie. A ogni dipendente di Atessa è stato inoltre consegnato oggi da Fca un kit personale che comprende mascherine chirurgiche e guanti (che sarà rinnovato ogni giorno) e un paio di occhiali da utilizzare durante le operazioni di pulizia del proprio posto di lavoro. La dotazione di mascherine consegnata consentirà a coloro che utilizzano i mezzi pubblici di poter usufruire della mascherina aggiuntiva anche durante il tragitto casa-lavoro e viceversa. 

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Lunedì 27 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-04-2020 17:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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