La dacia Spring electric

Dacia non cambia il modello di business, e l'elettrificazione farà crescere l'appeal dei modelli nuovi

di Mattia Eccheli
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PARIGI – Entro il 2025 il modello di business del marchio rumeno del gruppo Renault non cambierà, ma l'elettrificazione farà crescere molto l'appeal di tutta la gamma. Le ragioni del cambiamento sono legate sia all'elettrificazione della gamma, perché i motori termici verranno gradualmente sostituiti da quelli ibridi o a zero emissioni, sia all'ingresso nel segmento C, dove le aspettative sono più elevate.

In realtà, pur essendo il brand low cost per eccellenza, nemmeno oggi i clienti di Dacia scelgono l'opzione meno cara: il 70% dei clienti della Sandero – che è l'auto più venduta ai privati in Europa – acquista la declinazione Stepway, che è di alcune migliaia di euro più costosa rispetto all'entry level. La nuova Sandero arriva quest'anno sul mercato assieme alla prima elettrica di Dacia, la Spring da 3,7 metri di lunghezza e 225 chilometri di autonomia nel ciclo Wltp.

Per la Dacia Bigster, il concept esibito ieri a Parigi nel corso della presentazione del piano di rilancio Renaulution messo a punto dal nuovo Ceo Luca de Meo, gli eventuali interessati dovranno pazientare parecchio. Il suv sviluppato sulla piattaforma modulare Cmf-B che potrebbe sfiorare i 4,7 metri di lunghezza («sarà best in market in quanto a spaziosità interna», azzardano coraggiosamente in Dacia) debutterà solo a ridosso del 2025. Una tempistica che non sembra coincidere con gli annunci del numero uno del gruppo, che aveva spiegato come i modelli realizzati su architetture esistenti sarebbero arrivati sul mercato nel giro di 3 anni. Dacia non ha nemmeno fatto sapere se la futura Bigster sarà a cinque posti o se ne offrirà anche due in più. Quello che è certo, tuttavia, è che il marchio rumeno continuerà ad offrire un veicolo a 7 posti.

Nella Dacia del futuro il design sarà più importante rispetto a prima: non per niente de Meo ha “strappato” a Seat Alejandro Mesonero-Romanos. «Essenziale non vuol dire noioso», hanno ripetuto i manager del brand. Con le nuove linee, Dacia sarà contaminata da un maggior “sapore” di outdoor. Malgrado l'annunciato aumento dei listini, il marchio continuerà a «rimanere competitivo» assicurando quello che ritiene essere il «giusto equilibrio tra prezzo e prodotto». Dopo quello della Francia, l'Italia rappresenta il primo mercato di Dacia, che è anche il primo marchio europeo come vendite di veicoli a Gpl. La soluzione continuerà a venire offerta «fino a quando sarà possibile»: perché conviene a Dacia e perché conviene ai clienti. E perché continua a rappresentare una soluzione più green con il 10% di emissioni di CO2 in meno.

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Mercoledì 20 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 22-01-2021 19:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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