Un parco auto

In Europa mercato auto quasi fermo, +0,4% a luglio. Stellantis in calo del 4,8%

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Il mercato dell'auto europeo è quasi fermo nel mese di luglio: le immatricolazioni in Unione Europea, Efta e Regno Unito - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.025.290 vetture, pari allo 0,4% in più dello stesso mese del 2023. Nei primi 7 mesi del 2024 sono state vendute 7.906.191 auto, il 3,9% in più dell'analogo periodo dell'anno scorso. 

Il gruppo Stellantis ha immatricolato a luglio in Unione Europe 152.830 auto, il 4,8% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato è scesa dal 15,7% al 14,9%. Nei primi sette mesi dell'anno le immatricolazioni del gruppo sono 1.298.102, in calo dello 0,5% sull'analogo periodo del 2023. La quota di mercato è pari al 16,4% contro il 17,1% di un anno fa. 

«A luglio 2024, il mercato europeo dell'auto resta pressoché stabile (+0,4%). Nel settimo mese dell'anno, tre dei cinque major market (incluso Uk), registrano una crescita: +4,7% l'Italia, seguita da Spagna (+3,4%) e Regno Unito (+2,5%). In calo, invece, la Francia (-2,3%) e la Germania (-2,1%)". Lo sottolinea Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia. «A luglio, nell'area Ue, Efta, Uk, la quota di penetrazione delle vetture 'variamente elettrificate' - ibride 'tradizionali', auto elettriche a batteria (Bev) e ibride plug-in (Phev) - è pari al 53,3%- spiega Vavassori - mentre quella delle sole auto 'alla spina' (Bev e Phev) è del 20,7%. In Italia, nel mese, le elettrificate pesano per il 47,1%, mentre la quota delle sole ricaricabili (Bev e Phev) è di appena il 7,2%. Ora che siamo alle battute finali per la definizione della nuova Commissione europea, si auspica che la nuova classe di decisori politici ponga i dossier automotive nella lista delle priorità, tenendo conto delle attuali condizioni di scenario a livello economico e geopolitico.

Mercato e consumatori - che sono i veri soggetti della transizione - non sono stati presi in considerazione come variabile chiave quando si è trattato di definire tempi e regole per il raggiungimento degli ambiziosi e realizzabili obiettivi del Green Deal. Ora la pressione per l'applicazione di misure che diano un sostegno tangibile alla transizione verso la mobilità carbon-neutral è al massimo, in un contesto in cui l'Ue è in ritardo nell'adeguamento della rete pubblica di infrastrutture di ricarica e deve fronteggiare la concorrenza di regioni del mondo che offrono condizioni di investimento molto vantaggiose per le tecnologie verdi». 

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Giovedì 29 Agosto 2024 - Ultimo aggiornamento: 09-09-2024 00:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA