
Ferrari: +21% a 1,526 mld l'utile netto 2024, +12% ricavi a 6,677 mld. Consegne a 13.752 unità

Pirelli termina i test con Ferrari e McLaren a Barcellona con le gomme slick del campionato 2026

Ferrari da record, la 250 LM che trionfò alla 24 Ore di Le Mans del 1965 venduta a Retromobile a 34,9 milioni di euro

Ferrari, la 250 LM vince il “Best of the Best Award” dei concorsi d’eleganza 2024
Ferrari ha chiuso il 2024 con un utile netto di 1,526 miliardi di euro, in aumento del 21% rispetto al 2023. I ricavi sono stati pari a 6,677 miliardi di euro, in crescita del 12%. Le consegne di auto sono aumentate dell'1%, arrivando a 13.752 unità, con una crescita in tutte le aree geografiche, ad accezione della Cina (+Hong Kong e Taiwan), dove si è registrato un calo delle consegne del 22%. L'Ebit del 2024 è di 1,888 miliardi di euro (+17%), con margine al 28,3% (dal 27,1%). L'utile per azione è pari a 8,47 euro (+23%) con l'eps diluito di 8,46 euro (+23%). L'Ebitda è pari a 2,555 miliardi di euro, con un aumento del 12% su anno e un margine al 38,3% (dal 38,2%). I risultati sono superiori alla guidance che era di ricavi superiori a 6,55 miliardi di euro, un Ebit di 1,82 miliardi con margine al 27,5%, un eps diluito di 7,90 euro, un Ebitda di 2,50 miliardi e margine al 38%.
Nel quarto trimestre del 2024, Ferrari ha consegnato 3.325 vetture, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023. I ricavi sono stati pari a 1,736 miliardi di euro (+14%) e l'Ebit a 468 milioni (+26%) con margine del 27% (dal 24,4%). L'utile netto trimestrale ammonta a 386 milioni (+31%), con l'utile per azione pari a 2,14 euro (+31%) e l'eps diluito di 2,14 euro (+32%). L'Ebitda si è attestata a 643 milioni (+15%) con margine al 37% (dal 36,7%).
Tornando all'intero 2024, le consegne sono state 13.752, 89 di più rispetto quelle del 2023 quando erano state 13.663. A livello geografico, «la ripartizione rispecchia la strategia di allocazione della società per preservare l’esclusività del marchio», si spiega in una nota. Nel dettaglio, nell'area Emea sono state consegnate 6.204 auto (+2%), nelle Americhe 4.003 (+5%), in Cina continentale, Hong Kong e Taiwam 1.162 (-22%) e nel resto dell'Apac 2.383 (+4%). Nel corso dell’anno, l’aumento delle consegne è stato trainato dalla Ferrari Purosangue e dalla Roma Spider, insieme con la 296 GTS. Le consegne della famiglia SF90 XX e della 12Cilindri sono iniziate nel secondo semestre, mentre quelle della 812 Competizione A, vicina alla fine del ciclo di vita, sono diminuite. Nel corso dell’anno sono giunte a fine produzione la Portofino M, la SF90 Stradale, la 812 GTS, la 812 Competizione e la Roma. Le consegne della Daytona SP3 sono aumentate rispetto all’anno precedente, in linea con i piani. Tra i prodotti consegnati nel 2024 sono compresi dieci modelli con motore a combustione interna (Ice) e sei modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 49% e il 51% delle consegne totali.
Andando a vedere nel dettaglio i ricavi, quelli da Automobili e parti di ricambio sono stati pari a 5,728 miliardi di euro (in crescita dell’11,9% o 13,7% a cambi costanti), grazie al mix prodotti e geografico più ricco e al maggiore contributo delle personalizzazioni. L’aumento dei ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a 670 milioni (+17,1% o +17,6% a cambi costanti) è attribuibile principalmente alle nuove sponsorizzazioni e alle attività lifestyle. La voce Altro è rimasta invariata (279 milioni), con i maggiori ricavi dei servizi finanziari controbilanciati dalla diminuzione del contributo del contratto con Maserati, giunto a termine nel 2023. I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, hanno avuto un impatto negativo per 85 milioni di euro, in particolare il dollaro statunitense, lo yen giapponese e lo yuan cinese.
La generazione di free cash flow industriale è stata di 1,027 miliardi di euro, superiore alla guidance che era per 950 milioni. L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2024 è di 180 milioni, rispetto a 99 milioni al 31 dicembre 2023. La variazione riflette anche una remunerazione complessiva agli azionisti pari a 1,021 miliardi, sostanzialmente allineata alla generazione di free cash flow industriale dell’esercizio, con riacquisti di azioni proprie e dividendi distribuiti rispettivamente per 581 e 440 milioni.