La sede Mercedes a Stoccarda

Flessione "controllata" per Mercedes nel primo trimestre, -14,9%. Seger: «Cresce la domanda in Cina»

di Mattia Eccheli
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STOCCARDA – Per Daimler la buona notizia è che tutti i concessionari in Cina e Corea del Sud sono di nuovo aperti: «Assistiamo ad una significativa crescita della domanda, un segnale che ci dà fiducia», ha commentato Britta Seger, responsabile di Marketing e Vendite di Mercedes-Benz. L'informazione è stata ufficializzata dalla casa con la Stella, che ha anche annunciato i dati del primo trimestre del 2020 sul quale ha inciso la diffusione della pandemia. Tra gennaio e marzo, la divisione Cars di Mercedes ha consegnato oltre 483.000 auto, con una flessione del 17,8%. «Le ripercussioni del coronavirus ci riguardano tutti e ci accompagneranno anche nelle prossime settimane», ha insistito la top manager.

I volumi di Smart hanno subito in crollo del 78,3% (5.863 unità) a livello globale anche per effetto della “svolta” elettrificata che implica il cambio di strategia sul modello di business. Quelli del solo marchio con la Stella sono scesi del 14,9%, una perdita contenuta, anche rispetto a quella contabilizzata da altri marchi. Il mercato nel quale Mercedes ha perso meno è quello degli Stati Uniti, -4,8% contro il -6,7% del Nord America. Anche la Germania ha riservato "soddisfazioni" alla casa con la Stella nel trimestre: - 8,8%, poco più della metà della flessione contabilizzata nell'intero Vecchio Continente (-15,9% con 189.000 unità). La Cina, invece, è stata inevitabilmente il grande mercato più “appesantito”: -20,3%, tre punti percentuali in più rispetto al calo della regione Asia-Pacifico (-17,1%), che incide per oltre il 40% sui volumi del marchio.

Per la prima volta il costruttore tedesco ha presentato assieme i dati delle divisioni Cars e Vans (veicoli commerciali leggeri, ossia Citan, Vito e Sprinter), che hanno sfiorato quota 548.000 unità. Con 64.588 esemplari consegnati, anche il settore degli Lcv ha sostanzialmente “tenuto”, almeno in considerazione della congiuntura globale, perché è scivolata del 14,9%. «Il 2020 è cominciato bene – ha dichiarato Marcus Breitschwerdt, numero uno della divisione Vans – e siamo stati capaci di aumentare le vendite dei nostri modelli chiave, soprattutto in gennaio». Breitschwerdt ha anche spiegato che gli obiettivi del trimestre non stati raggiunti per via del debolissimo marzo.

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Mercoledì 22 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 25-04-2020 10:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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