Nella sempre più affollata platea del “made in China” che caratterizza l’attuale momento del mercato automobilistico italiano entra, in punta di piedi ma con le idee chiare, un nuovo attore: si chiama Forthing e fa parte del gruppo Dongfeng, uno dei quattro colossi dell’auto cinese che vanta una capacità produttiva di 2,5 milioni di vetture all’anno, di cui 500.000 – destinate a presidiare la fascia medio-alta del mercato – attribuibili a brand fresco di sbarco in Italia.
Uno sbarco voluto e pilotato dalla TC8, società creata ad hoc da FTH, gruppo di Guidizzolo (Mantova) dalle solide radici familiari che da oltre un quarto di secolo opera – con i brand Tomasi Auto e Noleggiare – nei settori della distribuzione e del renting, dove gestisce una flotta di oltre 12.000 veicoli. TC8, che non a caso sfoggia nella denominazione il numero fortunato della cultura cinese, si presenta sul mercato nazionale come unico importatore e distributore ufficiale del marchio Forthing fresco dell’adesione all’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere attive nel nostro Paese, con una gamma basata su due piattaforme.
La prima, denominata T5 e destinata ai Suv di segmento C, comprende la T5 Evo con motore 1.5 da 177 cv a benzina o dual fuel a Gpl, la T5 Hev da 240 cv elettrificata con tecnologia full hybrid e la Friday che invece è 100% elettrica con motore da 240 cv e autonomia di 510 nel ciclo Wltp. I prezzi dei tre modelli partono rispettivamente da 32.900, 37.900 e 43.500 euro.
La seconda piattaforma è riservata al massiccio Mpv U-Tour, lungo 4,85 metri e disponibile a 5 o 7 posti. Questo minivan condivide con la più compatta T5 Evo il motore Mitsubishi 1.5 da 177 cv sia nella declinazione solo a benzina, sia in quella dual fuel a Gpl, e viene offerto con un listino che parte da 33.900 euro, ma aumenta di 1.000 euro se si sceglie per la versione a 7 posti. In entrambi i casi, per passare dalla motorizzazione solo a benzina a quella anche a gas bisogna mettere in conto un esborso supplementare di 1.600 euro.