
Foti, incentivi su e-car per l'equilibrio auto-colonnine. Italia ha parco elettriche più basso rispetto a Francia, Germania e GB
Sulle colonnine di ricarica «bisogna fare chiarezza», e precisare che l'Italia ha un parco auto elettriche più basso rispetto a Francia, Germania, Regno Unito, e quindi il governo ha pensato di cercare un «buon equilibrio» spostando dei fondi Pnrr dalle colonnine agli incentivi per le elettriche: lo ha detto il ministro degli Affari europei, la Politiche di Coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, parlando alla Camera. Foti ha spiegato che «al 31 dicembre 2024 vi sono 64.391 punti di ricarica. La Lombardia è la prima regione, Napoli la prima nel rapporto tra punti ed estensione della città. Sono suddivisi al 57% al Nord, 23% al Sud, 20% al Centro. Il 94% del territorio nazionale ha un punto di ricarica entro il limite dei 10km».
Ma, ha aggiunto, bisogna guardare al parco auto elettriche composto da appena 303.924 veicoli, e fare un confronto con gli altri Paesi sul numero dei punti di ricarica ogni 100 auto. In Italia ce ne sono 19, «a fronte di un parco auto elettriche del 5% rispetto al totale. La Francia ha 14 punti a fronte di 3 volte le auto elettriche circolanti, la Germania ha 8 punti di ricarica su 100 con quota di immatricolazione elettriche del 16,6%. Il Regno Unito ha 7 punti di ricarica ogni 100 auto circolanti con il 21% di auto elettriche». Inoltre, «anche rispetto alla lunghezza stradale in Italia i punti risultano 1 ogni 4 km, in Germania 1 ogni 6 e in Francia 1 ogni 7». Ecco perché, ha concluso il ministro, «si è pensato che un buon punto di equilibrio» è mettere un incentivo sull'acquisto di auto elettriche. «Il bando precedente ha dato un buon risultato», e 39mila auto elettriche in più ridurrebbero le emissioni di co2 di 58mila tonnellate.