
Lamborghini, un 2024 da incorniciare. Ma per l'elettrica si dovrà attendere il 2030

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SANT’AGATA BOLOGNESE - Il viaggio inizia con il rombo del 12 cilindri della Revuelto che esce dal cancello della fabbrica e si perde in un lampo nella campagna. Il gruppo Uiga, L’Unione dei giornalisti italiani dell’automotive curiosi ed emozionati, varca i cancelli del cuore pulsante della Lamborghini. L’aria vibra del suono inconfondibile dei motori V12 e V8 ibridi, mentre il sole si riflette sulle carrozzerie lucide di bolidi da sogno. Oggi non si tratta solo di numeri, strategie e bilanci: è un’immersione nell’essenza stessa della velocità e dell’ingegneria d’eccellenza.
L’accoglienza è calorosa, e a dare il benvenuto c’è proprio Tim Bravo, il carismatico portavoce Lamborghini, che poco dopo racconterà come si superano e si schivano le insidie che portano al top attraverso una strategia che appare banale quando le ruote girano bene e si chiama: fare squadra. E’ così che il gruppo di giornalisti UIGA inizia un viaggio attraverso le performance straordinarie della Casa del Toro.
Un anno da record. Il 2024 è stato un anno d’oro per Lamborghini: il fatturato ha superato per la prima volta i 3 miliardi di euro, crescendo del 16,2%, e il margine operativo ha toccato gli 835 milioni di euro (+15,5%). Nonostante un calo generale del mercato del lusso, Lamborghini ha registrato un incremento del 5,7% nelle consegne, arrivando a 10.687 unità. Paolo Racchetti, Product Line Director, illustra i dettagli, ma i numeri, per quanto impressionanti, sono solo una parte della storia.
La vera anima del successo si trova nelle vetture: la Revuelto, la Urus SE e la Temerario, tre modelli che incarnano il futuro della casa automobilistica. E proprio nelle linee di montaggio, che i giornalisti esplorano poco dopo, si capisce il motivo di questa crescita esponenziale.
Il battito del Toro: dentro la fabbrica. L’ingresso nella linea di produzione è come varcare la soglia di un tempio della velocità. Qui, artigianalità e innovazione si fondono in un processo produttivo che sembra coreografato al millimetro. Ogni pezzo viene assemblato con precisione chirurgica, ogni dettaglio rifinito con passione quasi maniacale. Gli operai specializzati sono gli artisti di questa sinfonia di ingranaggi e carbonio, dove ogni Lamborghini nasce come un’opera d’arte su quattro ruote.
I giornalisti assistono all’assemblaggio della Revuelto, la prima Lamborghini ibrida plug-in con motore V12, e della Temerario, l’ultima anch’essa ibrida, nata destinata a portare avanti l’eredità della Huracán. Qui il futuro prende forma, pezzo dopo pezzo, fino al collaudo finale, 20 km su strada, dove il suono dei motori riempie l’aria come una melodia potente e inebriante.
Un tuffo nella leggenda: il Museo Lamborghini. Dopo aver toccato con mano la modernità, è tempo di fare un salto nella storia. Il Museo Lamborghini è un viaggio attraverso decenni di innovazione e passione. La Miura, la Countach, la Diablo: nomi che evocano emozioni, macchine che hanno scritto pagine indelebili nella storia dell’automobilismo. I giornalisti si aggirano tra le vetture con occhi sognanti, respirando l’aria di un’epoca in cui ogni Lamborghini era una dichiarazione di sfida e ambizione.
Le vetture da competizione, i prototipi futuristici e i modelli che hanno segnato intere generazioni raccontano l’evoluzione di un marchio che ha sempre osato. E ora, con la sfida dell’elettrificazione all’orizzonte, la storia si prepara a vivere un nuovo capitolo.
Lamborghini e il futuro: tra sfide e opportunità . Se il presente è fatto di successi, il futuro è carico di incognite e ambizioni. Maurizio Leschiutta, il nuovo Responsabile dello Sport conferma che la prima Lamborghini elettrica arriverà nel 2030, posticipata di un anno per studiare al meglio la domanda e la tecnologia. Nel frattempo, l’intera gamma sarà ibrida entro il 2025.
Nel motorsport, Lamborghini ha scelto di abbandonare il WEC, il Campionato del mondo endurance FIA, per vetture Sport Prototipo e Gran Turismo impiegate in gare di durata, tra cui l’iconica 24 ore di Le Mans, per concentrarsi sull’IMSA americano, la 55ª edizione della categoria di massima rappresentanza dell'endurance negli Stati Uniti. Una decisione che riflette una strategia mirata a consolidare il marchio nelle competizioni più rilevanti. Il Super Trofeo e la categoria GT3 continueranno a essere protagonisti, con la Temerario destinata a scrivere un nuovo capitolo nelle corse.
L’incontro con il leader. Il culmine della giornata arriva con la cerimonia di premiazione. Winkelmann riceve la Tartaruga d’Argento con un sorriso fiero e consapevole del cammino percorso. Il riconoscimento celebra la sua visione e il suo contributo nel rendere Lamborghini un simbolo globale di lusso e performance.
Le parole incise sulla pergamena riassumono alla perfezione la sua eredità: "Visionario e autentico ambasciatore del lusso e della performance, Stephan Winkelmann ha scritto alcune delle pagine più entusiasmanti nella storia di Lamborghini."
Il viaggio continua. La visita si conclude, con il cuore che batte forte per l’emozione e la sensazione di portare con sé nelle orecchie il sound dei motori. E’ stata un’esperienza immersiva, tra passato, presente e futuro di un marchio che non smette mai di sorprendere. Mentre si lascia Sant’Agata Bolognese, una certezza rimane: Lamborghini non è solo un’azienda, è un sogno su quattro ruote, destinato a correre ancora a lungo.