Lotus avvia piano ristrutturazione, verso taglio a 550 posti di lavoro. È oltre il 40% della sua forza lavoro nel Regno Unito

Lotus rivede piano prodotti puntando sulla tecnologia Hyper Hybrid a 900 V e percorrenza combinata di oltre 1.000 km

Lotus avvia piano ristrutturazione, verso taglio a 550 posti di lavoro. È oltre il 40% della sua forza lavoro nel Regno Unito

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L'iconica casa automobilistica britannica fondata nel 1952 Lotus, controllata dal gruppo cinese Geely, ha annunciato un piano di ristrutturazione e un taglio «fino a 550 posti di lavoro», oltre il 40% della sua forza lavoro nel Regno Unito. Questa ristrutturazione "è necessaria per garantire un futuro sostenibile all'azienda in un settore automobilistico in continua evoluzione, caratterizzato dall'incertezza legata ai rapidi cambiamenti nelle politiche globali, in particolare per quanto riguarda i dazi», ha affermato Lotus in una nota inviata all'Afp. Le case automobilistiche britanniche sono state gravemente colpite dall'ondata di dazi imposti da aprile dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che vuole riportare la produzione negli Stati Uniti. È stato finalmente raggiunto un accordo tra Londra e Washington, entrato in vigore a fine giugno, che ha ridotto i dazi sulle auto britanniche dal 27,5% al 10% (fino a un limite di 100.000 veicoli all'anno), ma rimangono più elevati rispetto a prima.
Lotus Cars, una filiale del gruppo cinese Geely, ha diversi siti nel Regno Unito, il principale dei quali è lo stabilimento di Hethel nel Norfolk (Inghilterra orientale). Occupa 1.300 persone nel Paese. Un altro stabilimento Lotus a Wuhan, in Cina, è di proprietà diretta della casa madre. Nonostante questo ridimensionamento, il marchio assicura di «rimanere pienamente impegnato nel Regno Unito e Norfolk rimarrà la sede centrale di Lotus per le auto sportive, il motorsport e la consulenza ingegneristica». "In linea con la Sezione 3 della dichiarazione congiunta Ue-Usa - prosegue la dichiarazione della Commissione - gli Stati Uniti dovrebbero applicare il tetto concordato del 15% ai dazi statunitensi sulle automobili e sui componenti automobilistici provenienti dall’Ue. Queste riduzioni tariffarie, dal 27,5% al 15%, dovrebbero entrare in vigore dal primo giorno dello stesso mese in cui le proposte legislative dell’Unione europea vengono introdotte, ossia il 1° agosto 2025.
Ciò consentirà ai costruttori di automobili di risparmiare oltre 500 milioni di euro in dazi che altrimenti sarebbero stati pagati per le esportazioni in un solo mese". Gli Stati Uniti si sono inoltre impegnati ad applicare dazi pari a zero o prossimi allo zero su determinate categorie di prodotti per le quali sarà in vigore esclusivamente la tariffa della nazione più favorita (Mfn), a partire dal 1° settembre (risorse naturali non disponibili, tra cui il sughero, tutti gli aeromobili e i relativi componenti, i farmaci generici e i loro ingredienti, nonché i precursori chimici). Entrambe le parti hanno concordato di lavorare per ampliare ulteriormente questo elenco.




