Lo stabilimento di Crevalcore

Marelli firma la cessione di Crevalcore a Tecnomeccanica. Urso: «Significativo successo di riconversione produttiva»

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Marelli comunica di aver siglato oggi a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l'accordo definitivo per la cessione del ramo di azienda relativo allo stabilimento di Crevalcore (Bologna) all'azienda Tecnomeccanica S.p.A. «Questa conclusione riconosce la nostra determinazione nel trovare una soluzione concreta e costruttiva per la riconversione del sito di Crevalcore», ha dichiarato Giorgio Rossi, presidente Propulsion Solutions di Marelli. «Ringraziamo tutti gli attori che hanno contribuito in modo significativo alla positiva conclusione di questo percorso, che ha portato alla conservazione pressoché totale dei posti di lavoro del sito». Con questa operazione, precisa Marelli, «Tecnomeccanica riassorbirà immediatamente 152 lavoratori dello stabilimento di Crevalcore, mentre per i rimanenti 67 verrà data attuazione all'accordo stipulato lo scorso 28 marzo con le Rsa del sito di Crevalcore, Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil per il piano di contenimento delle ricadute occupazionali e sociali derivanti dalla fase di passaggio alla nuova configurazione industriale e societaria.

Tale piano prevede il riassorbimento di 40 dipendenti presso altri stabilimenti italiani di Marelli - con contributi economici una tantum nel caso di trasferimenti oltre i 50 chilometri - e, nei 27 casi rimanenti, l'erogazione di strumenti di accompagnamento alla pensione o di incentivi all'esodo». «La conclusione positiva della vicenda dell'ex Marelli di Crevalcore, sancita oggi presso il Mimit, è un fatto importante per la nostra comunità. Questo non solo sul piano economico, dove la reindustrializzazione del sito ad opera di Tecnomeccanica rilancia un nodo fondamentale del nostro sistema produttivo, ma anche sul piano sociale: la salvaguardia di 152 posti di lavoro e l'individuazione di una soluzione condivisa per gli altri 70 evita quel forte contraccolpo sui lavoratori e le loro famiglie che avevamo temuto all'atto dei licenziamenti dieci mesi fa». Così il sindaco metropolitano di Bologna Matteo Lepore sulla ex Marelli. «Questa vicenda ci conferma la capacità del nostro territorio di creare un asse comune fra forze sociali, istituzioni e sistema imprenditoriali per trovare le soluzioni che servono. Un ringraziamento particolare va alla comunità locale di Crevalcore, alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali e alla Regione Emilia-Romagna. Domani saremo in Regione per la firma dell'accordo sul piano sociale e sul piano industriale».

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dato il consenso all'operazione di salvataggio di Marelli: si tratta dell'ultimo passaggio che pone il sigillo all'operazione. Tecnomeccanica, fonderia italiana specializzata nella produzione di componenti pressofusi in alluminio, rileva lo stabilimento Marelli di Crevalcore per garantirne la continuità produttiva e la salvaguardia di 152 dipendenti. Presenti all'evento oltre a Urso anche la sottosegretaria con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, Invitalia, la Regione Emilia Romagna, i Comuni di Bologna e Crevalcore e le organizzazioni sindacali. «Grazie a un lavoro di squadra, importante e sinergico, si è raggiunta una soluzione positiva che garantisce la riconversione industriale dello stabilimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Siamo pienamente soddisfatti di aver raggiunto anche questo obiettivo, un altro caso di successo di riconversione produttiva», ha dichiarato Urso. «Siamo partiti 10 mesi fa con una procedura di licenziamento avviata nello stabilimento di Crevalcore e oggi siamo qui per porre il sigillo a questa operazione e di questo siamo molto felici, è una giornata importante: salvaguardia dell'occupazione e reindustrializzazione del sito erano gli obiettivi che ci eravamo posti», ha affermato Bergamotto.

L'operazione, costruita congiuntamente al Fondo salvaguardia gestito da Invitalia, consegue alla decisione di Marelli di cessare l'attività produttiva dello stabilimento. Tecnomeccanica e Invitalia partecipano all'intervento di ricapitalizzazione della NewCo creata allo scopo di salvaguardare l'attività storicamente svolta sul territorio emiliano. E' previsto che Marelli ceda alla NewCo gli asset funzionali all'attività produttiva ad un valore simbolico. L'intervento di circa 17 milioni di euro consente di garantire la continuità produttiva dello stabilimento che riceverà, in arco piano, un contributo da parte di Marelli di circa 70 milioni di euro sotto forma di contratti negoziati con Tecnomeccanica.

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Giovedì 8 Agosto 2024 - Ultimo aggiornamento: 18:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA