In primo piano, da sinistra, Schäfer e Källenius, responsabile di R&D e Ceo di Mercedes-Benz e il vice cancelliere Habeck

La Mercedes elettrica che percorre 100 km con 3 euro arriva l'anno prossimo. Campioni per le batterie allo stato solido già a Stoccarda

di Mattia Eccheli
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STOCCARDA – La prima Mercedes del futuro, che monterà peraltro ancora batterie “comvenzionali”, arriverà l'anno prossimo. L'omologazione non c'è ancora, ma i consumi anticipati da Markus Schäfer, l'influente responsabile della divisione Ricerca e Sviluppo della casa con la Stella, sono nell'ordine dei 12 kWh/100 km: «Il solo dato riferito alla percorrenza stradale – avverte il manager – sarà sensibilmente inferiore, anche se non sarà quello dei 7 kWh/100 km sostanzialmente equivalente al litro per 100 chilometri di un veicolo a benzina del prototipo Eqxx». L'autonomia annunciata per la Cla a batteria sarà di 750 chilometri: a giudizio di Schäfer una percorrenza interessante per optare per un'auto elettrica, una Mercedes in particolare. A un costo di 30 cent al kWh, significano 3 euro per 100 chilometri.

Con le ricerche portare avanti nell'eCampus di Untertürkheim, i cui primi 10.000 mq sono stati inaugurati lunedì alla presenza del vice cancelliere della Germania Robert Habeck, la casa con la Stella conta di assicurarsi un potenziale vantaggio competitivo trafserendo internamente alcune operazione strategiche che riguardano non solo lo sviluppo dei motori elettrici, ma soprattutto quello delle batterie, delle celle e delle soluzioni chimiche impiegate. In attesa degli accumulatori allo stato solido – a quanto pare i primi campioni si trovano già a Stoccarda, ma non per merito della cooperazione con la ProLogium di Taiwan, bensì grazie all'americana Factorial Energy (la densità energetica sarebbe doppia rispetto a quelle attuali agli ioni di litio, ossia più di 390 Wh per kg) – lo studio si concentra su altre opzioni.

Mercedes-Benz potrebbe puntare su tecnologie differenti a seconda dei mercati e dei segmenti. La soluzione al sodio sembrerebbe adatta ai modelli più economici, mentre quella al litio-ferro-fosfato (LFP) potrebbe soddisfare la domanda per i veicoli commercializzati nelle classi di volume. Le batterie agli ioni di litio dovrebbero continuare a venire impiegate, seppur con un maggiore contenuto di silicio, nella produzione delle vetture dei segmenti più esclusivi, sempre in attesa della svolta di quelle allo stato solido. Schäfer assicura in ogni caso che la «mobilità elettrica della Stella non sarà mai noiosa». E garantisce anche che quei 750 km di autonomia varranno non solo d'estate, ma anche in inverno. Nell'eCampus Mercedes cercherà di trovare le soluzioni per ridurre peso e costi e aumentare capacità energetica e prestazioni.

«Vogliamo passare dal laboratorio alla produzione in serie», sintetizza. Schäfer indica anche un nuovo riferimento fissato da Mercedes sui tempi di ricarica: fino a 400 km in appena 15 minuti. Il capo della R&D non si sbilancia sui numeri (la capacità produttiva, peraltro volutamente limitata perché ciò che conta sono i brevetti) o sui tempi (quando le auto elettriche avranno il sopravvento, anche senza incentivi). Sottolinea che l'obiettivo è quello di ridurre i costi delle batterie del 30% nei prossimi anni. Molto dipenderà dall'andamento del mercato delle materie prime, che ha subito oscillazione clamorose (e la Cina ha già previsto un nuovo “giro di vite” sulle esportazioni con l'autunno: una possibile ritorsione rispetto ai dazi comunitari sulle auto elettriche in arrivo dalla Repubblica Popolare).

Mercedes cercherà di accorciare la filiera procurandosele in modo più diretto, ricorrendo poi anche alla “miniera virtuale”, ossia il riciclaggio, aprendo la sua prima fabbrica destinata all'economia circolare con l'obiettivo di recuperare fino al 96% delle risorse. Per abbassare i costi deve calare il prezzo per kWh: è già sceso sotto i 100 euro, ma deve arrivare fino a 50. «Ma oggi l'industria non è ancora a quel livello», avverte Schäfer. Il manager ha escluso «investimenti degni di nota» sui motori a combustione: «Avevamo già previsto il loro adeguamento alla norma Euro 7 (e a quella paragonabile cinese, ndr)», conclude.

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Giovedì 11 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA