Morto Cesare Romiti, storico presidente della Fiat di Agnelli: aveva 97 anni

Morto Cesare Romiti, una vita per la Fiat dal 1974 per 24 anni al vertice

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Morto a Milano a 97 anni Cesare Romiti storico dirigente della Fiat. Per molti anni fu il braccio destro di Gianni Agnelli. Dopo l'uscita dalla Fiat, guidò in qualità di presidente il gruppo Rcs dal 1998 al 2004.

Nato a Roma nel 1923, dopo la laurea in Scienze economiche e commerciali, ha lavorato per il gruppo Bombrini Parodi Delfino di Colleferro, di cui è stato direttore fianziario, ma la sua storia è legata a doppio filo a quella della Fiat, dove è approdato dopo una breve esperienza in Italstat, e dell'avvocato Gianni Agnelli. Diventato presto la figura di riferimento di Mediobanca nell'industria italiana, in Fiat era stato segnalato da Enrico Cuccia su richiesta di Gianni Agnelli come direttore centrale di finanza, amministrazione e controllo del gruppo.
 

 

​Nel 1976 è stato nominato amministratore delegato di Fiat con Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti (restato in azienda solo tre mesi). Nella casa automobilistica ha ottenuto pieni poteri nel 1980: da allora, l'ascesa di Romiti dentro alla Fiat e dentro l'economia e la società italiane è formidabile. Dopo l'uscita dalla casa automobilistica, Romiti è passato in Rcs, di cui è stato presidente dal 1998 al 2004.

Successivamente è stato per un anno di presidente di Impregilo, gruppo italiano nel settore delle costruzioni e dell'ingegneria. Nel 2005 entra nel patto di sindacato degli Aeroporti di Roma. Poco alla volta Romiti perde presa sul capitalismo italiano. La sua famiglia - oltre a lui, i due figli Maurizio e Piergiorgio - è estromessa prima da Gemina, poi da Impregilo e quindi da Aeroporti di Roma. Nel 2003 Romiti costituisce la Fondazione Italia Cina. 
 

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Martedì 18 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 13:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2020-08-18 12:58:09
Gran bella persona...