Pirelli chiude il secondo trimestre con ricavi cresciuti dello 0,8% a 1.752 milioni di euro, l'utile operativo rettificato in rialzo del 2,7% a 276,5 milioni e l'utile netto del 2,6% a 130,9 milioni di euro. Il gruppo conferma i target comunicati a marzo 2024, con un margine Ebit adjusted atteso nella parte alta della guidance al 15,5% grazie a un maggiore contributo del price/mix. Nei sei mesi i ricavi stabili a circa 3,45 milioni di euro, l'utile operativo rettificato a 539,1 milioni (+4,2%) e l'utile netto in calo del 4,6% a 231,3 milioni di euro «sconta impatti derivanti dall'iperinflazione» spiega una nota.
Il Cda di Pirelli ha approvato i risultati al 30 giugno con «una solida performance operativa, grazie all'implementazione dei programmi chiave del Piano industriale» sottolinea una nota. Dal punto di vista commerciale si è rafforzato l'High Value, sia nei volumi che nelle quote di mercato; in termini di innovazione di prodotto c'è stato il lancio di 11 nuovi pneumatici ed è iniziata la collaborazione con Pagani per lo sviluppo e la fornitura di Cyber Tyre per la nuova Pagani Utopia. A livello industriale è stata definita la roadmap per lo sviluppo di piattaforme a supporto della riduzione delle emissioni e la digitalizzazione dei processi di sostenibilità, mentre prosegue il programma di decarbonizzazione degli impianti attraverso l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e programmi di efficienza energetica. È proseguita, infine, la copertura delle principali fabbriche con la tecnologia Industrial Internet of Things (IioT) per migliorare l'efficienza dei processi di produzione e introdurre ulteriori livelli di automazione. L'indice di frequenza degli infortuni è sceso del 35% rispetto al primo semestre 2023.