Ampere è la divisione del gruppo Renault dedicata alla produzione di veicoli elettrici e ha il compito di fornire piattaforme, motori e tecnologie per tutti i marchi appartenenti al gruppo francese. Nel suo primo anno di attività ha già assunto un ruolo fondamentale, dedicandosi alla produzione delle vetture a batteria come la nuova Renault 5, la Megane, la Scénic e la Alpine A290 nello stabilimento di Douai, nel nord della Francia. Ampere è al lavoro anche sui nuovi modelli in arrivo, come la Renault Twingo presentata al Salone di Parigi e il cui lancio è previsto nel 2026. Anche altri marchi potranno sfruttare le competenze acquisite: la collaborazione in corso con Nissan per la nuova Micra proseguirà in futuro anche per un’utilitaria di segmento A, mentre con Mitsubishi si lavora su un Suv di segmento C. Intervenuto per festeggiare un anno dal lancio di Ampere, il Ceo del gruppo Renault Luca De Meo ha riaffermato l’importanza della propulsione elettrica nell’industria automobilistica: «L’elettrico è il futuro, o almeno ne sarà una grande parte. Non è più possibile tornare indietro, perché l’efficienza è superiore e i costi sono inferiori rispetto al termico». Proprio per questo motivo è stata creata questa divisione elettrica, composta da circa 11 mila persone e che punta a raggiungere il livello dei competitor cinesi e di Tesla entro quattro anni, come ha affermato De Meo.
La base della produzione di Ampere è il complesso ElectriCity, che include gli stabilimenti di Douai, Maubeuge e Ruitz nel nord della Francia e che lavora a stretto contatto con la fabbrica di motorizzazionie elettriche di Cléon. Nella fabbrica di Douai sono già in produzione Renault 5, Megane e Scénic, oltre alla Alpine A290, mentre nel 2025 si aggiungeranno la Nissan Micra e il nuovo Suv di segmento C di Mitsubishi. Accanto a questa fabbrica si trova quella di Aesc, filiale francese del produttore di batterie giapponese che fornisce le auto del gruppo. Grazie a questa catena di produzione con distanze accorciate, una Renault 5 viene completata in appena 10 ore. Nel 2026 avverrà l’introduzione nelle piattaforme prodotte da Ampere delle batterie con chimica Lfp (litio-ferro-fosfato), che inizialmente si affiancheranno a quelle Nmc (nichel-manganese-cobalto) e saranno destinate ai modelli a media autonomia. L’obiettivo sarà poi quello di eliminare definitivamente il cobalto a partire dal 2028, senza perdere però la densità energetica. Nel 2030 si arriverà poi all’anodo a litio metallico, che raddoppierà l’efficienza energetica. Un altro punto su cui Ampere sta lavorando è il software designed vehicle, ovvero una piattaforma che può ricevere aggiornamenti durante tutto il corso della sua vita. Nel 2026 sarà introdotto FlexEVan, il primo veicolo di questo genere sviluppato in Europa attraverso la partnership con aziende importanti come Google e Qualcomm. Questa tecnologia consente di ridurre i costi senza rinunciare alla proprietà delle tecnologie principali, come software, batterie ed elettronica.
L’Ampere Day di Renault è stato anche l’occasione per vedere dal vivo la concept Renault Embléme, già presentata al Salone di Parigi, anche negli interni. Questa vettura è stata progettata per ridurre le emissioni di CO2 a partire dalla catena produttiva, facendo largo uso di materiali riciclati sia negli esterni che negli interni. Dotata di una rivoluzionaria tecnologia che combina una batteria da 40 kWh e una cella combustibile a idrogeno, entrambe collegate a un propulsore elettrico a rotore avvolto da 218 Cv e privo di terre rare. Durante l’uso quotidiano può ricaricare la batteria grazie anche ai pannelli fotovoltaici sul tetto, mentre nei lunghi viaggi si privilegia la cella combustibile: con un rifornimento di idrogeno, che avviene in cinque minuti, si percorrono fino a 350 km. Sulla Renault Embléme oltre il 50% dei materiali utilizzati negli interni è riciclato e il 100% è riciclabile, a partire dai tessuti e dalle schiume usati per i sedili. Gli interni tecnologici vedono uno schermo della larghezza di 1,2 metri che contiene cruscotto digitale e infotainment, oltre a un ampio uso dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza di guida.