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«Il primo problema è la compliance. Sebbene sia difficile ottenere statistiche affidabili e precise sul tasso di violazione si stima che circa il 6% dei conducenti non sia effettivamente protetto dall’assicurazione obbligatoria. Poiché i danni causati dai conducenti non assicurati e insolventi possono essere coperti da un fondo di solidarietà pagato dagli assicuratori, il costo intrinseco si riflette in ultima analisi nei premi e quindi grava sui conducenti rispettosi della legge». Lo sottolinea il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione di un convegno sul bonus-malus nell’ assicurazione Rc auto. «La seconda questione è una migliore determinazione dei prezzi. I prezzi delle polizze dovrebbero riflettere l’effettiva rischiosità dei conducenti e premiare una guida prudente. E qui che entra in gioco l’experience rating. I partecipanti a questo workshop sono sicuramente ben consapevoli delle questioni sottili e talvolta controintuitive che circondano la tematica. Ci sono pochi campi in cui una solida teoria e l’econometria possono essere di maggiore aiuto nel definire le regole e le pratiche del mondo reale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del mercato».

Lo sottolinea il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, in occasione di un convegno sul  bonus-malus nell’ assicurazione Rc auto. «C’è quindi ancora un pò di strada da fare, soprattutto se si considera la pressione che l’inflazione sta esercitando sui costi di liquidazione. E stato introdotto un nuovo strumento di confronto aperto tra offerte assicurative concorrenti (»preventivatore«). Si tratta di uno strumento destinato ad aumentare la trasparenza e la concorrenza del mercato della RCA; ci aspettiamo che le compagnie assicurative lo applichino pienamente e che i clienti ne facciano buon uso. Inoltre, le norme sul risarcimento dei danni fisici sono state ulteriormente migliorate.». «Credo che si possa legittimamente affermare che gli automobilisti onesti e prudenti ricevano oggi, in media, un trattamento migliore rispetto al passato. Nonostante ciò, le lacune rimangono. Sia il premio medio che il costo medio dei sinistri sono ancora più alti in Italia rispetto agli altri principali Paesi europei.

All’interno dell’Italia, le differenze geografiche rimangono notevoli. Nonostante il differenziale di premio tra la provincia più economica e quella più costosa si sia ridotto di quasi la metà dal 2014, permane una significativa segmentazione geografica sia per quanto riguarda la frequenza dei sinistri (che varia dal 3 all’8%), sia per quanto riguarda i premi medi (da 254 a 528 euro)». Lo sottolinea il presidente dell’Ivass, Luigi Federico signorini, in occasione di un convegno sul bonus-malus nella assicurazione Rc auto.

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Sabato 17 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 02-02-2024 17:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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