De Meo (Acea): «Cinesi avanti di una generazione sull'elettrico. Vantaggio europeo venuto meno, cambiamento mai visto in 100 anni»
Da Stellantis a Renault, ma anche VW e Ford oltre ai coreani: ora tutti scommettono forte sui furgoni elettrici
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PARIGI - Un successo, la riconferma alla guida del Gruppo Renault. Ma anche una “spiacevole” diminuzione della sua retribuzione (secondo il quotidiano Les Echos del 30%) che era uno dei punti di frizione con il Governo francese. Si conclude così il primo atto della terza era di Carlos Ghosn alla guida del Gruppo Renault, dopo i due mandati quadriennali iniziati nel 2009.
La conferma della decisione che è stata presa dal consiglio di amministrazione nella riunione di giovedì dovrà essere validata dall'assemblea degli azionisti, in programma per prossimo il 15 giugno, ma il risultato appare scontato anche perché assieme a questa 'indicazione' di CdA ha chiesto la nomina di Thierry Bolloré a direttore generale aggiunto, indicando di fatto il nome del successore di Ghosn al termine di questo nuovo mandato.
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