Il board di Seat con al centro il presidente Luca de Meo

Seat al galoppo nel 2017: cresciuti del 21% sia i ricavi (10 mld) che gli utili (281 ml)

di Giampiero Bottino
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BARCELLONA - Sulle ali del record storico per volare verso il futuro. Questo in sintesi il messaggio lanciato da Luca de Meo, presidente della Seat, durante la conferenza di presentazione del bilancio 2017 della casa spagnola che gravita dell’orbita del gruppo Volkswagen

In effetti, i risultati ottenuti nel 2017 confermano che Seat ha davvero imboccato, dopo anni di difficoltà e incertezze, la via di una crescita solida e duratura. I ricavi hanno sfiorato i 10 miliardi di euro (per la precisione 9,552 miliardi, +11,1% rispetto all’anno precedente), grazie alle 468.400 unità consegnate che rappresentano il valore più alto dal 2001e fanno di quello spagnolo uno dei marchi che a livello europeo vanta i più elevati margini di crescita.

Significativo anche il livello dell’utile dopo le imposte, attestatosi a quota 281 milioni, in crescita del 21,3% rispetto al 2016, ma impressionante soprattutto rispetto alla perdita di 149 milioni consuntivata solo cinque anni fa, quando allo stesso interno molti consideravano l’azienda ormai irrecuperabile, come ha confessato lo stesso Holger Kintscher, vice presidente con responsabilità sulla Finanza che ha tracciato un quadro altrettanto positivo del cash flow operativo, passato nello stesso periodo da 358 a 947 milioni.

Un valore che ha permesso alla casa spagnola di autofinanziare interamente gli investimenti che nel 2017 sono stati pari a 962 milioni, sui 3,3 miliardi complessivi stanziati per il quinquennio 2013-2017. Una cifra mai registrata in passato, a testimonianza dell’impegno e della determinazione con cui l’azienda si prepara ad affrontare le sfide del futuro

Sfide che de Meo riassume in una sorta di parola d’ordine: più brand (alludendo tra l’altro alla recente nascita del marchio sportivo Cupra), più mercati (rispetto agli attuali 80), più auto e più energie. Le ultime due affermazioni fanno chiaro riferimento all’offensiva di prodotto incentrata sulla presentazione di due novità all’anno fino al 2020 e al contestuale avvio di una strategia di elettrificazione davvero a tutto campo.

A livello di novità si parte quest’anno con l’arrivo del Tarraco, il Suv a 7 posti molto importante sotto l’aspetto sia del business sia dell’immagine di marca, e della Cupra Ateca, nel 2019 sarà la volta della nuova generazione della Léon berlina e ST station wagon, mentre nel 2020 toccherà al primo Cuv (Cross utility vehicle) del brand, ma soprattutto della sua prima vettura elettrica pura, realizzata sulla piattaforma dedicata MEB del gruppo Volkswagen. Contestualmente è prevista anche la nuova Léon nella declinazione ibrida Plug-in.

A conferma di una strategia “verde” davvero a tutto campo, pronta ad assecondare le tendenze del mercato e a sfruttare tutte le opportunità tecnologiche connesse con l’appartenenza al più grande gruppo automobilistico mondiale e alla sua sterminata “banca degli organi” c’è anche il ruolo assegnata alla Seat di fungere da capofila, a livello di gruppo, nel processo di sviluppo tecnico delle auto a metano. «La Arona TGI che lanceremo quest’anno - afferma de Meo – sarà l’unico crossover al mondo con questo tipo di alimentazione».

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Venerdì 23 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 13:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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