
Seat, visita a Martorell: polo d’eccellenza dove verranno realizzate le piccole elettriche del Gruppo Volkswagen

Cambio al vertice di Seat e Cupra: Wayne Griffiths lascia l'azienda. Il vicepresidente Haupt assumerà la guida ad interim

Seat, visita a Martorell: polo d’eccellenza dove verranno realizzate le piccole elettriche del Gruppo Volkswagen

Seat: un 2024 da record grazie a Cupra, il futuro parla elettrico con al centro la sostenibilità
MARTORELL – La fabbrica del futuro si trova in Spagna. A circa 30 chilometri da Barcellona, Volkswagen sta preparando la rivoluzione elettrica del gruppo. Se Seat, che quest’anno spegne le prime 75 candeline della sua storia, ha avuto il compito di motorizzare la Spagna, tocca ora a Cupra condurla nella mobilità a elettroni. Un progetto ambizioso che coinvolgerà, non solo il polo industriale di Martorell, ma l’intera penisola iberica.
Grazie al programma Future: Fast Forward il Gruppo Volkswagen, assieme alla consociata PowerCo, ha messo in campo un investimento di 10 miliardi di Euro per rendere la Spagna un polo d’eccellenza nella mobilità elettrica. Una parte significativa di tali risorse, per l’esattezza 3 miliardi di Euro, sono stati destinati proprio all’ammodernamento della fabbrica di Martorell. Dallo stabilimento spagnolo, dove lavorano più di 11 mila impiegati, lo scorso anno sono uscite bene 481.020 vetture, registrando una crescita dell’8,5% rispetto al 2023, e il record giornaliero di ben 2.642 auto prodotte.
Quello di Martorell è uno stabilimento che, nel corso degli anni, ha vissuto varie sfaccettature ed evoluzioni industriali che, di riflesso, hanno coinvolto anche il mondo dell’automotive. Lo stabilimento Seat-Cupra è il terzo per volume produttivo nel gruppo Volkswagen in Europa e dal 1993, anno dell’acquisizione da parte del colosso di Wolfsburg, ad oggi sono uscite oltre 12 milioni di vetture appartenenti a 45 modelli diversi. Ma, oltre alla produzione vera e propria, il sito ospita anche il centro tecnico per la ricerca e sviluppo, un design center, un centro ricambi e strutture dedicate ai test sui sistemi di propulsione elettrica e ibrida.
Forte di questo risultato, il prossimo obiettivo di Martorell sarà quello di confermarsi al vertice anche con la produzione delle nuove vetture elettriche, le prime ad uscire dalla fabbrica catalana saranno le Cupra Raval e le Volkswagen ID.2, entrambe realizzate sulla nuova piattaforma MEB Small. A tal proposito abbiamo visitato il nuovo edificio destinato all’assemblaggio delle batterie, posto sulla collina quasi a dominare l’intero complesso industriale che si estende per una superficie totale di 2,8 milioni di metri quadrati.
Frutto di un investimento di 300 milioni di Euro, il “Battery assembly plant” verrà completato entro l’estate. L’impianto, altamente automatizzato e che si estende su una superficie di 64 mila metri quadrati, a regime produrrà 300 mila batterie l’anno. Le celle, provenienti dalla nuova gigafactory del Gruppo Volkswagen di Sagunto, nei pressi di Valencia, attraverso la rete ferroviaria saranno assemblate nel nuovo edificio dove lavoreranno 500 operai specializzati che, a seconda della domanda del mercato, potranno essere impiegati anche su tre turni.
Visitando il nuovo impianto, ancora in fase di allestimento finale, notiamo subito la linea centrale dove dominano le macchine ad alta automazione. Qui le celle vengono assemblate in moduli chiamati "stack" e ogni pacco batteria è formato da tre moduli per un totale di 300 kg. Il loro funzionamento è gestito dall'e-box, un'unità composta da cinque centraline elettroniche prodotte nello stabilimento di El Prat, nei pressi dell’aeroporto di Barcellona. La produzione, almeno per il momento, riguarda esclusivamente batterie destinate ai modelli elettrici del gruppo Volkswagen e non a veicoli ibridi plug-in.
Sebbene sia ancora una fase di pre-produzione, ogni passaggio viene controllato scrupolosamente dai tecnici al fine di notare possibili imprecisioni e migliorare il processo di lavorazione e assemblaggio. L’ambiente asettico e pulito è d’obbligo quando si tratta materiale elettronico, ma a stupire è senza dubbio l’assenza di odori. Un altro aspetto fondamentale è la sostenibilità dell’impianto che per il 70% sarà alimentato dell'energia fornita da 11 mila pannelli solari installati sul tetto della struttura. Inoltre un sistema di raccolta permetterà di recuperare fino a 7.300 metri cubi di acqua piovana.
I pacchi batterie, attraverso un ponte lungo 600 metri, verranno poi movimentati direttamente sulla linea di produzione delle nuove vetture. Le Cupra Raval e le Volkswagen ID.2 saranno realizzate su una catena apposita dove, come abbiamo potuto osservare in prima persona, stanno già uscendo i primi esemplari di pre-serie. Anche in questo caso a farla da padrona sono le macchine, ben 360 tra bracci meccanici e robot, per un’automazione complessiva del 92%. Tale impianto, a pieno regime, è in grado di produrre ben 2.500 automobili al giorno.
Successivamente, le piattaforme complete di batterie vengono trasferite alle Officine 1 e 2 per l'assemblaggio finale e la verniciatura. Al fine di migliorare il controllo qualità su ogni componente, sia in questo reparto che nella linea di assemblaggio è stata implementata l’uso dell’Intelligenza Artificiale. A fine processo produttivo, ogni vettura attraversa un tunnel, illuminato artificialmente, dotato di 48 fotocamere in grado di scattare 2.000 immagini per ciascuna vettura. Questo sistema permette di individuare anche le minime imperfezioni nelle finiture, garantendo un livello di qualità elevatissimo.
Nonostante quello osservato sia solamente un assaggio, abbiamo potuto constatare come Martorell si sta trasformando in un punto di riferimento per la produzione di veicoli elettrici e delle loro relative componenti. Con il nuovo impianto, Seat-Cupra e Volkswagen rafforzano la loro presenza in un settore in continua evoluzione, puntando su tecnologia, sostenibilità e innovazione per affrontare le sfide della mobilità del futuro.