Una sede Stellantis

​Stellantis rialza la testa in Borsa (+4,3%) in vista dell'assemblea dei soci di domani

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Stellantis rialza la testa a Piazza Affari, dopo la frenata di venerdì e in vista dell’assemblea dei soci che domani si terrà ad Amsterdam. I titoli segnano un progresso del 4,3% riconquistando la soglia di 8 euro, sotto la quale si attestano dallo scorso 10 aprile. La società auto, comunque, rimane sotto la lente dopo che venerdì ha fornito deludenti numeri preliminari sulle consegne del primo trimestre 2025, calate del 9%. Equita e Intermonte, alla luce dei dati e considerando l'impatto avverso dei dazi introdotti sul comparto auto dalle autorità americane, hanno entrambi tagliato stime e target di prezzo.

Nel dettaglio Equita ha deciso di ridurre il target di prezzo sulle Stellantis del 21%, portandolo a 11 euro. Più severo è stato il taglio dato da Intermonte, che ha rivisto del 37% il prezzo obiettivo, portandolo a 8,5 euro. Gli esperti di Equita hanno spiegato di essere rimasti negativamente colpiti soprattutto dal calo delle consegne registrato in Nord America, del 20% nel primo trimestre del 2025. Così, considerando il calo del 9% generale dei volumi comunicato venerdì, la sim ha concluso che il fatturato del primo trimestre ha registrato un ribasso attorno al 13/14% su base annua, portandosi attorno a 36 miliardi, al di sotto del consensus. In più Equita ha deciso di tagliare le stime sulla casa auto anche per incorporare per la prima volta l’impatto dei dazi americani, pur non escludendo una eventuale revisione dello schema finora proposto.

Così per la sim Stellantis registrerà nel biennio 2025-26 volumi in calo del 9%, i ricavi giù dell’11%, e un adjusted ebit ridotto del 19%. L'utile netto scivolerà del 20% e il free cash flow dovrebbe essere negativo per 700 milioni. «Sebbene il titolo abbia perso il 39% da inizio anno e sebbene rispetto al nostro target vanti un potenziale di rivalutazione, restiamo cauti sul settore auto e in particolare su Stellantis che, in base allo schema attuale dei dazi Usa al 25% nei confronti di Messico e Canada, resta tra le più penalizzate», hanno raccomandato gli esperti della sim, evidenziando che per adesso non sono nemmeno stati presi in considerazione scenari più pessimisti, con eventuali problemi della supply chain o di forte rallentamento dei volumi nel mercato americano.

Intermonte ha pubblicato un report su Stellantis nel quale raccomanda cautela ('Neutral') con target di prezzo a 8,5 euro. Gli esperti commentano che per il gruppo «l’anno è iniziato male» e così mettono in conto un calo di oltre il 15% dei ricavi del primo trimestre. Stima più negativa rispetto a quella di Equita. «Oltre alle nostre preoccupazioni sulla ripresa, in cui i nuovi modelli offrono ben poco respiro, si è fatta sentire anche la gamma di tariffe doganali statunitensi, che rappresentano una sfida significativa per l'attività negli Stati Uniti», hanno sottolineato ricordando che per altro Stellantis, pur avendo una presenza locale negli States, di base non ha un vantaggio rispetto ai suoi concorrenti in tema di tariffe. «Stiamo riducendo le nostre stime per riflettere sia l'impatto dei dazi statunitensi, sia le previsioni organiche più basse», hanno concluso.

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martedì 15 aprile 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA