Al ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo sulle politiche industriali con il ministro Adolfo Urso e i sindacati confederali e di categoria

Urso, a settembre presenteremo piano d'azione “Made in Italy 2030”. al Mimit focus su auto e siderurgia

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«A settembre presenteremo il piano d’azione “Made in Italy 2030” per delineare una chiara politica industriale che intendiamo realizzare in Italia e in Europa, a sostegno dell’impresa e del lavoro, affrontando i nodi di fondo quali quelli della siderurgia – siamo riusciti nell’impegno di azionare il bando per la procedura pubblica internazionale dell’ex Ilva nei tempi che ci eravamo prefissati riprendendo in mano la siderurgia italiana – e lo stesso stiamo facendo nel settore dell’auto, accompagnando e rafforzando la transizione verso i modelli sostenibili». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell'incontro con i sindacati confederali e dei metalmeccanici sulla politica industriale.

Questa convocazione al Mimit, avviene su indicazione del ministro delle Imprese Adolfo Urso su alcuni tavoli di settore e relativamente a crisi d'impresa di cui il primo preceduto, oggi, da un incontro con i sindacati sulle tematiche di politica industriale, in particolare siderurgia, automotive, telecomunicazioni e moda. In questo primo appuntamento l’Ugl Metalmeccanici ha voluto fare il punto della situazione per quello che è stato fatto in questi primi 20 mesi e quello che sarà il prosieguo, con un confronto costante per le politiche di settore e i tavoli di crisi. Affrontate una serie di problematiche con delle soluzioni importanti, partendo dalle procedure di gara per la cessione dell’Ilva e la ripartenza del siderurgico di Piombino». Ad affermarlo in una nota è Antonio Spera, Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici che era presenta al Mimit con il Vice Segretario Nazionale della Federazione, Daniele Francescangeli. «Abbiamo appreso della concretizzazione del sito di Marelli, Crevalcore e la vertenza della Wärtsilä, stiamo programmando il rilancio dell’automotive con un piano incentivi per rilanciare il settore auto e sostenere i redditi più bassi per l’acquisto, con un piano triennale che accompagni la transizione e sostenga la produzione Europea, tenendo conto anche della componentistica. Bene per l’Ugl Metalmeccanici il raffronto sulla transizione 5.0 con diversi miliardi che verranno messi a disposizione per l’innovazione green e digitale, con dei piani riservati alla formazione dei lavoratori e l’indirizzo verso le nuove competenze», sottolinea Spera.

L’Ugl Metalmeccanici, conclude Spera, «ribadisce che c’è bisogno di certezze con tempi più veloci per garantire tutti i siti produttivi di auto nel nostro paese e i livelli occupazionali. Avremo ben in evidenza l’incontro tra Stellantis e Governo che avverrà mercoledì p.v. che proseguirà la plenaria del Tavolo Automotive: l’Ugl Metalmeccanici auspica un percorso condiviso a rilancio dell’unica azienda in Italia che produce auto con circa 40mila dipendenti diretti e il nostro Paese non può farne a meno di salvaguardare il prodotto e la filiera occupazionale ad esso collegato. Chiediamo, inoltre, che vengano messi in campo gli accordi di sviluppo delle regioni per sostenere tutte le filiere e venga rifinanziato il contratto di espansione per agevolare il cambio generazionale nelle aziende: convinti che a breve il ministro fornirà qualche notizia più precisa sul piano industriale, nel frattempo che l'Europa e i paesi europei decidano sulle scelte di politica che faranno, a iniziare dalla decarbonizzazione, la siderurgia e l'auto».

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Lunedì 5 Agosto 2024 - Ultimo aggiornamento: 18:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA