
Zipse (BMW): «UE decida target emissioni su “reali” strutture di ricarica. Colonnine crescono meno delle vendite di auto elettriche»

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MONACO DI BAVIERA - In Germania - che pure è uno dei mercati più “sensibili” al problema - l’offerta di strutture di ricarica delle batterie per le auto elettriche non tiene il passo della crescita delle vendite di questi modelli, e questo dovrebbe essere considerato nel valutare i target di estinzione delle vetture con motore a combustione interna. È il monito lanciato oggi dall’amministratore delegato della BMW Oliver Zipse, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre che mostrano un forte aumento dei profitti.
Le auto elettriche guadagnano consensi ma l’espansione della rete di ricarica è in ritardo, ha detto il manager, ricordando come in Germania, le vendite di auto elettriche sono cresciute cinque volte più velocemente della capacità di ricarica, «e in molti paesi dell’UE non esiste alcuna rete con punti di ricarica». «Per questo motivo, ulteriori passi verso una maggiore riduzione di CO2 in Europa dopo il 2030 dovrebbero essere decisi solo considerando l’infrastruttura di ricarica effettivamente disponibile», ha affermato. BMW ha attualmente cinque modelli completamente elettrici nella sua gamma e conta di presentarne altri tre entro il 2023 anche se prevede di continuare a offrire auto a benzina, diesel e ibride a livello globale, a seconda delle normative nazionali.