Parco Valentino 2019, dalla F1 alle auto elettriche. Dal 19 al 23 giugno a Torino attese oltre 600.000 persone

Parco Valentino 2019, dalla F1 alle auto elettriche. Dal 19 al 23 giugno a Torino attese oltre 600.000 persone

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ROMA - Dalla Formula 1 alle auto elettriche passando per le novità a quattro ruote e manifestazioni di ogni tipo all’insegna dei motori di oggi e di ieri. Comincia a prendere forma la quinta edizione dell’evento automotive più importante in Italia al Parco Valentino, in scena a Torino dal 19 al 23 giugno e per il quale sono attesi oltre 600.000 visitatori. Confermati i criteri vincenti del format che ha rivoluzionato il concetto di Salone dell’ Auto: l’ingresso gratuito al pubblico, l’orario prolungato fino alle 24 e l’esposizione all’aperto di novità e anteprime delle case automobilistiche, lungo i viali di quello che fu il circuito del Gran Premio del Valentino in cui corsero piloti leggendari come Ascari, Nuvolari, Villoresi, Fangio. Accanto alle conferme, tante sono le novità dell’edizione 2019. Nuovo Focus Auto Elettriche e ibride plug-in e approfondimenti guida assistita e guida autonoma. Le nuove tecnologie saranno presenti, oltre che all’interno degli stand delle case automobilistiche, anche nel nuovo Focus Auto Elettriche, che diventerà parte stessa dell’esposizione, trasferendosi dal centro città al parco: le auto elettriche e le ibride plug-in di attuale produzione delle case automobilistiche saranno visibili all’interno del Parco Valentino, a disposizione per test drive con il pubblico, la vetrina di tutte le vetture interessate al bonus della nuova legge sull’ auto in procinto di entrare in vigore. Novità e emozioni svelate oggi a Roma in una conferenza stampa dove si è parlato anche del futuro dell’ auto tra ‘bonus e malus’: «L’Unrae ritiene che l’introduzione dell’eco-tassa (malus) per l’acquisto di una autovettura nuova con emissioni superiori a 160 g/km di CO2 - spiega Michele Crisci, Presidente dell’associazione delle case estere - non avrà alcun effetto sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico, né nel breve e né nel lungo periodo, innanzitutto perché la norma è stata tarata sulla CO2, che è un climalterante e non un inquinante, ma soprattutto perché nelle strade italiane continueranno a circolare veicoli molto più inquinanti (il 34% con oltre 18 anni di età) sui quali occorrerebbe urgentemente intervenire favorendone una massiccia sostituzione». Per Paolo Scudieri, Presidente Anfia, «in più occasioni si è cercato di sensibilizzare le istituzioni sulla crisi che stava per colpire il settore automotive, storico precursore dei cicli economici. Ora, il preoccupante calo della produzione industriale, per l’automotive a -3,4% a fine 2018, con una contrazione delle autovetture prodotte del 10%, complici anche gli impatti della regolamentazione europea e della transizione produttiva da essa innescata, comincia a destare attenzione in Parlamento. Speriamo, quindi, di poter introdurre a breve, proprio lavorando con le istituzioni, strumenti di politica industriale adeguati a supportare le imprese in questo difficile momento». Infine conclude il numero uno dell’Aci Angelo Sticchi Damiani «l’Automobile Club d’Italia apprezza la volontà del Governo di rinnovare il parco circolante. Tutte le forme incentivanti come gli eco-bonus vanno in questa direzione e sono le benvenute, ma non possiamo concordare sulle misure penalizzanti eco-malus che invece frenano le vendite ed ostacolano il ricambio».

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Martedì 26 Febbraio 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA