Aveva sospettato che la moglie lo tradisse. Così l’uomo, un 48enne che risiede a Frosinone e che lavora in qualità di dipendente presso una azienda nel frusinate, per togliersi ogni dubbio aveva dato incarico di indagare sulla coniuge ad un investigatore privato. Quando l’impiegato ha ricevuto tutto il materiale raccolto, ha realizzato che i suoi sospetti erano più che fondati. Le foto ed i video che gli aveva consegnato erano inequivocabili circa la relazione extraconiugale che la donna aveva intrecciato con un’altra persona. Si trattava di un collega di lavoro sposato e separato. Il primo istinto era stato quello di aspettare la moglie a casa e sbatterle in faccia tutto quel materiale a luci rosse che era in suo possesso. Ma siccome la vendetta, come recita un vecchio proverbio è un piatto che va servito freddo, l’uomo ha pensato a qualcosa che avrebbe fatto vergognare la coniuge e l’amante.
La strategia
Dopo aver fatto stampare le foto del tradimento ha pensato bene - si fa per dire - di farle arrivare prima ai genitori della donna ed ai suoi fratelli e poi agli amici che le stavano più vicino.
L’incredulità
E poi era una mamma che aveva due bambini. Come poteva pensare, con tutto il da fare che aveva tra lavoro e casa a una relazione clandestina? No, quello che sospettava il genero era veramente impossibile. E proprio perché conosceva molto bene i suoceri, persone vecchio stampo, l’impiegato sapeva che non avrebbero mai perdonato quello che la coniuge gli aveva fatto. La vendetta si era consumata in questo modo, facendo recapitare loro quelle immagini compromettenti che ritraevano la figlia in atteggiamento inequivocabile con il suo amante. E come volevasi dimostrare sia i genitori che i fratelli hanno interrotto immediatamente ogni rapporto con la loro congiunta. Quello che aveva fatto era stato troppo grave per far finta che non fosse accaduto nulla. Quando la donna ha scoperto che il marito che si era rivolto ad un investigatore privata era in possesso di quel materiale a luci rosse e che proprio lui si era preoccupato di far recapitare quelle immagini familiari ed amici ha subito fatto scattare la denuncia per revenge porn. Si tratta di un reato che è entrato da poco a far parte del codice penale e che prevede pene molto severe per coloro che utilizzano e diffondono immagini o video senza il consenso della persona interessata. A conclusione delle indagini, il marito tradito, che è difeso dall’avvocato Luca Solli è stato rinviato a giudizio. La prima udienza si terrà il prossimo novembre.