Batterie per auto elettriche, Ferrari rafforza accordo con SK ON. La casa di Maranello a Seul, «fonte di progresso comune»
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MILANO - Giornata pesante per Ferrari in Borsa: il titolo in Piazza Affari ha ceduto il 6,9% finale a 91 euro netti. Debole in scia Exor, che ha perso il 3,5%, mentre Fca ha concluso in calo dell’1,1%. A frenare la Rossa è il giudizio di di Morgan Stanley, tagliato da overweight a underweight, e il target price ridotto a 83,75 euro, alla luce soprattutto della corsa delle quotazioni del titolo nell’ultimo anno. Ma viene segnalata anche la minaccia competitiva rappresentata da McLaren, Aston Martin, Lamborghini.
Gli investitori, secondo gli analisti della banca americana, devono prepararsi all’arrivo sui mercati azionari di altri marchi del lusso, dato che le sfide nell’industria automobilistica spingono le aziende a suddividere alcuni dei loro marchi più attraenti e di valore. Anche la potenziale Ipo di Maserati - afferma il report di Morgan Stanley - darebbe un’altra opportunità agli investitori in questo segmento. Viene poi citato il rischio legato all’eventuale ingresso di Ferrari nel mercato dei Suv che esporrebbe il Cavallino Rampante a segmenti e a clienti ancora inesplorati.
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