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AMSTERDAM - Sergio Marchionne, presidente e ad della Ferrari, conferma i target 2018: 9.000 vetture consegnate, ricavi netti superiori a 3,4 miliardi di euro, ebitda adjusted maggiore o uguale a 1,1 miliardi di euro, investimenti pari a 550 milioni di euro, debito netto industriale sotto i 400 milioni di euro.
«Continuiamo a preservare l’esclusività del marchio Ferrari seguendo il motto di Enzo Ferrari di produrre ‘una vettura in meno di quella che chiede il mercatò. Crediamo che la domanda di Ferrari sia robusta e in crescita e valuteremo le opportunità offerte dal mercato. Se le condizioni del mercato saranno quelle giuste, valuteremo un incremento dei volumi di produzione gradualmente nei prossimi anni». Lo ha affermato Sergio Marchionne, presidente e ad della casa di Maranello, aprendo l’assemblea degli azionisti.
«È stato un anno veramente fantastico, di nuovi modelli e ottimi risultati finanziari. Dopo due anni dalla quotazione abbiamo mantenuto non solo le promesse ma le abbiamo superate. L’ebitda ha superato un miliardo di euro», ha detto Marchionne. Agli azionisti sarà distribuito un dividendo di 71 centesimi per azione. «C’è chi vuole considerare la Formula 1 più uno spettacolo che uno sport. Se andiamo in questa direzione noi usciamo». Lo ha ribadito, Sergio Marchionne, rispondendo a un azionista sulla possibilità che la casa di Maranello esca dal circus. «È molto prematuro ancora. »Abbiamo avuto una proposta da Liberty Media dieci giorni fa, aspettiamo di vedere i dettagli, poi faremo la scelta giusta per la Ferrari«, ha aggiunto.
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