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ROMA – A Roma, dove la Formula E torna per la seconda volta aprendo anche il calendario europeo, comincia il “giro di boa” della quinta stagione. L'ePrix della Città Eterna è il settimo dei tredici appuntamenti in programma e riserva alcune importanti novità, amare soprattutto per la rappresentanza brasiliana. Una è l'esclusione di Nelson Piquet jr, il primo campione del mondo della specialità. Dopo cinque gare senza punti e tre ritiri consecutivi, la Panasonic Jaguar ha deciso di sostituirlo con Alex Lynn.
Il brasiliano, che andrà a competere in una serie nel suo paese natale, ha conquistato un solo punto restando ben al di sotto delle attese del team che lo aveva ingaggiato lo scorso anno. L'assai meno esperto neozelandese Mitch Evans ha già raggranellato 36 punti: una differenza abissale. James Barclay, il numero uno della scuderia, ha esaurito la pazienza. Lynn si era già distinto nel 2018 con la DS Virgin, conquistando una clamorosa pole a New York.
Le Geox Dragon Racing ha invece richiamato il tedesco Maximilian Gunther al quale aveva affidato una delle due monoposto per i primi 3 ePrix salvo poi preferirgli il brasiliano Felipe Nasr. Nessuno dei due è riuscito ad andare a punti, ma Gunther (12° in Marocco) ci era andato più vicino. In realtà, almeno per il momento, Nasr mancherà solo a Roma per via di un precedente impegno nell'Imsa.
Sul circuito dell'Eur, dove lo scorso anno si era imposto Sam Bird, sono nuovamente in ballo gli equilibri della parte alta della classifica dove i primi 6 piloti sono raggruppati in appena 10 punti, tra i 62 di Antonio Felix da Costa (Bmw i Andretti) ed i 52 di Lucas di Grassi (Audi Sport Abt Schaeffler) e Edoardo Mortara (Venturi). In questa prima stagione senza cambio macchina nessuno è ancora riuscito a vincere due gare né a conquistare una doppia pole. L'ePrix di Roma è molto tecnico con le sue 21 curve spalmate in 2,86 chilometri.
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