La nuova Porsche 911 Speedster

911 Speedster, al volante della nuova super Porsche in tiratura limitata: 1948 esemplari, 510 cv, 310 km/h e 277.384 euro

di Sergio Troise
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PORTO CERVO - Già nel 2018 il concept eccitò la fantasia dei porschisti convenuti a Stoccarda in occasione della mostra intitolata “70 Years of Porsche Sports Cars”. Altre anticipazioni suscitarono commenti entusiastici a Goodwood, in occasione del Festival of Speed, a Laguna Seca e al Salone di Parigi. Al recente Auto Show di New York (19-28 aprile) il debutto ufficiale del modello definitivo e oggi, finalmente, l’arrivo sul nostro mercato. Parliamo della nuova Porsche Speedster, sportiva di culto che verrà prodotta in tiratura limitata di appena 1.948 esemplari.
 

 

Perché proprio 1948? Perché il numero evoca l’anno di costruzione della prima Porsche 356 Roadster, l’auto da cui tutto ha avuto inizio: una storia appassionante, dipanatasi tra successi sportivi e commerciali, che l’allestimento Heritage Classic (disponibile a richiesta) evidenzierà una volta di più esibendo una livrea speciale, con tanto di numero verniciato su cofano e fiancate, come le prime Speeder degli anni 50, quelle che conquistarono gli americani prim’ancora di noi europei.

Come le sue progenitrici, la Speedster dei giorni nostri è derivata da una Porsche stradale: non dall’attuale 911 della serie 992 ma dalla precedente 991. La base di partenza è la cattivissima 911 GT3, dalla quale si distingue, stilisticamente, per le caratteristiche gobbe rigonfie alle spalle dell’abitacolo e per le soluzioni low profile mirate ad esaltare guida e prestazioni: una vera e propria filosofia progettuale che non ammette cedimenti alla moda corrente e mira piuttosto a valorizzare il rapporto peso/potenza e il comportamento dinamico, pur prestandosi ai piaceri del viaggiare en plein air nell’uso quotidiano.

Scelte radicali, insomma, che hanno comportato il ricorso alla cappotta manuale, la rinuncia alle maniglie interne di apertura/chiusura delle portiere (ci si affida a un leggerissimo appiglio di stoffa), l’esclusione dell’impianto di aria condizionata, della radio, del navigatore, degli apparati d’infotainment e dei sistemi di assistenza alla guida. “Una questione filosofica” spiega Jorg Jurgen, responsabile del progetto, spiegando che “si è voluto sottolineare il concetto di purismo” e aggiungendo comunque che “se un cliente vuole l’aria condizionata gli viene fornita senza sovrapprezzo” (saranno invece a pagamento eventuali optional come l’apparato che include radio, navigatore e infotainment).

E’ invece di serie, ovviamente, il sistema di protezione in caso di ribaltamento, che prevede, nella zona delle gobbe posteriori della carrozzeria, due elementi separati in grado di attivarsi automaticamente in caso di necessità, come sulla 911 Carrera Cabriolet.

La nuova Porsche 911 Speedster monta il boxer 6 cilindri 4.0 litri della 911 GT3, ma con potenza leggermente aumentata: “510 cv/470 Nm invece di 500 nonostante l’introduzione del doppio filtro antiparticolato” informa Jurgen. Non è prevista la trazione integrale in quanto inciderebbe sul peso; stesso discorso per il cambio, che è manuale a 6 marce e non sostituibile con un PDK. “Non risponderebbe alla filosofia del modello Speedster” spiegano in casa Porsche, rammentando che “la semplicità del cambio manuale è anche indice di leggerezza”. In compenso la trazione posteriore gode dell’ ”assistenza” di un differenziale autobloccante meccanico e non manca il Torque Vectoring per la migliore ripartizione della coppia.

Ma al di là del propulsore e della meccanica, un gran lavoro è stato fatto su tutto il resto, soprattutto sui materiali, con l’obiettivo di ridurre il peso, che è di 1.465 kg. A tale scopo si è fatto largo ricorso al carbonio, e infatti sono realizzati in questo materiale i cofani, i parafanghi, il paraurti anteriore, gli specchietti retrovisori esterni, lo splitter anteriore, spoiler e diffusore posteriore. Elementi in fibra di carbonio interessano anche gli interni e il vano in cui viene custodita la cappotta, mentre i freni sono in carboceramica. I cerchi ruota sono in lega leggera e disponibili in varie configurazioni, tutte da 20 pollici (spiccano i monodado).

Le prestazioni dichiarate indicano una velocità massima di 310 km/h con passaggio 0-100 in 4,0 secondi. Roba da supercar, verificabile esclusivamente in autodromo o, magari, su un tratto senza limiti delle autostrade tedesche. Porsche Italia ci ha messo in condizione di provare la nuova Speedster sulle strade della Sardegna aperte al traffico normale, lungo un percorso molto vario fatto di curve, controcurve e allunghi, tra Santa Teresa di Gallura e Porto Cervo, dove l’auto è stata presentata in vista della commercializzazione sul nostro mercato. Ne abbiamo ricavato impressioni più che positive, al netto delle rinunce imposte dalla succitata filosofia del progetto.

Cominciamo dalla cappotta. Abituati come siamo ad utilizzare sistemi automatici, abbiamo temuto impacci e difficoltà alle prese con il sistema manuale. E invece è tutto piuttosto semplice, anche perché si tratta in realtà di un sistema semi-manuale, nel senso che azionando un tasto posto sulla console centrale un automatismo “collabora” alle operazioni di apertura e chiusura.

La posizione di guida è ben regolabile con un comando elettrico per il sedile (avvolgente) e con un sistema manuale per il posizionamento dello sterzo in altezza e profondità; la strumentazione esalta la visibilità del contagiri e della marcia inserita. A tal proposito vale la pena ricordare che il cambio manuale a 6 marce si comporta magnificamente in termini di manovrabilità e precisione. Per chi è troppo giovane e non sa neanche cosa sia il “punta-e-tacco”, c’è l’auto-blip, ovvero il sistema automatico di doppia debraiata inseribile schiacciando un tasto in console. Funziona benissimo e regala anche un certo divertimento.

In tema di automazione, un’altra delle rare concessioni fatte all’elettronica sta nella modifica dell’assetto, che può essere irrigidito tramite un tasto, con abbassamento di 25 mm grazie al PASM (Porsche Active Suspension Management). Abbiamo sperimentato il sistema riscontrando, in verità, variazioni minime, quasi impercettibili. Stesso discorso per la rumorosità allo scarico, che può essere “incattivita” elettronicamente tramite un altro tasto. “Nell’un caso e nell’altro – ci ha spiegato il capo progetto Jurgen – non abbiamo esagerato di proposito: la Speedster è già un’auto molto aggressiva e non abbiamo voluto aggiungere effetti speciali. Lasciamo fare il cinema ad altri”.

Inutile dire che la guida della Speedster regala un’esperienza esaltante. Se il motore è in perfetta sintonia con la tradizione, e dunque con le aspettative legate al marchio Porsche, ciò che stupisce è la capacità dell’auto di procedere sia placidamente a velocità controllata lungo invitanti promenade, sia di prestarsi a un comportamento dinamico vicino a quello di un’auto da competizione. Ciò grazie a un handling impeccabile, che ignora i fastidi del rollio e del beccheggio e tiene ben lontani i rischi del sovrasterzo. Gli inserimenti in curva sono di precisione chirurgica; la frenata è potente ma ben modulata, la “voce” allo scarico roca quanto basta.

Si fa apprezzare molto la semplicità del volante, privo dei tanti tasti delle auto moderne, stracariche di comandi. L’assenza di schermi, spie e pulsanti libera spazio nella plancia e infatti risultano comodissimi i vani porta oggetti per sistemare telefoni, chiavi e simili. Il vano bagagli (anteriore) è appena sufficiente, ma in compenso c’è un po’ di spazio dietro ai sedili.

Delle 1948 Speedster in costruzione a Zuffnhausen arriveranno in Italia soltanto una cinquantina di unità e pare che ci sia già una bella lista di prenotazioni raccolte “al buio”, prim’ancora che l’auto venisse commercializzata. Il prezzo è di 277.384 euro, ma sfiora i 300.000 nell’allestimento speciale Heritage Classic (22.180 euro) e li supera nel caso vengano richiesti i cronografi 911 Speedster e 911 Speedster Heritage Design, pure prodotti in tiratura limitata di 1.948 unità.

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Mercoledì 15 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 24-05-2019 13:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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