Daniel Ricciardo sulla sua Renault F1

Renault punta forte sul Gp di casa, Ricciardo e Hulkenberg possono essere la “mina vagante”

di Massimo Costa
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ROMA - Sarà un Gran Premio di Francia molto importante per la squadra di casa, la Renault. La stagione 2019 non era partita nel migliore dei modi, l’intenzione era quella di andare a disturbare gli ex partner della Red Bull dopo le innumerevoli polemiche e litigate delle stagioni scorse, sognando il terzo posto nella classifica costruttori. Ma l’affidabilità della power unit francese non ha permesso di ottenere i risultati sperati. Finché, qualcosa è cambiato a partire da Montreal dove la Renault, in un colpo solo, ha totalizzato quattordici punti, il numero ottenuto nelle prime sei corse 2019. Soltanto in una occasione, da quando è rientrata in F.1 come squadra nel 2016, la Renault si era presa 14 punti in una sola corsa, Austin 2018, con Nico Hulkenberg sesto e Carlos Sainz settimo.

Cosa era accaduto fino alla corsa canadese? Il tallone d’Achille della mancanza di affidabilità tecnica, aveva costretto i motoristi francesi a sacrificare le prestazioni della power unit togliendo così ogni chance a Daniel Ricciardo (arrivato a fine 2018 in Renault dalla Red Bull) e a Hulkenberg di ben figurare. Trovato il punto debole nelle bielle, su un circuito cittadino come quello canadese dove le prestazioni velocistiche sono importanti, se non fondamentali, Renault ha deciso di liberare i cavalli sulla power unit nuova che era stata introdotta in Spagna. Ed ecco che Ricciardo in qualifica ha stampato un incredibile quarto tempo che, neanche a dirlo, equivaleva alla miglior prestazione conquistata il sabato dal 2016. Date una macchina che funziona e il buon Daniel la porterà al vertice. 

Ricciardo ha commesso qualche errore nella prima fase stagionale, ma si sa che quando un pilota abituato al vertice si ritrova costretto a centro gruppo, la frustrazione, la voglia di uscire da quella situazione, porta a lasciare sul campo qualche sbavatura di troppo. Ricciardo era stato subito criticato, quasi dimenticato da una F.1 che giudica sempre con eccessiva fretta. In gara, l’altro capolavoro di Daniel che ha addirittura impegnato per diversi giri la Mercedes di Valtteri Bottas. Alla fine della gara di Montreal, Ricciardo ha strappato la sesta posizione mentre Hulkenberg ha concluso settimo: "Probabilmente la cosa più positiva è stata tenere Bottas dietro per così tanto tempo ed essere stato in lotta con una Mercedes per pochi giri. È stato bello, mi sarebbe piaciuto averlo fatto anche con Verstappen, ma lui è arrivato forte con le gomme soft, io avevo le medie ed era più rapido”, aveva commentato l’australiano. 

Parlando della ritrovata competitività, il team principal Cyril Abiteboul ha sottolineato: “Abbiamo dimostrato la nostra crescita, le nostre potenzialità, e adesso guardiamo con fiducia alla gara di casa. Siamo saliti al quinto posto nella classifica costruttori grazie ai punti del Canada e non abbiamo intenzione di fermarci qui”. E sì perché domenica si correrà a Le Castellet e non mancheranno gli sviluppi per la RS19 che, uniti alla buona vena della power unit, potrebbero permettere alla Renault di avvicinare ulteriormente la Red Bull che Abiteboul ha nel mirino dal giorno del polemico divorzio con Christian Horner e compagnia.

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Giovedì 20 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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