La Ferrari 812 Spider

Ferrari, gamma più amplia ma esclusività immutata. Galliera: «Cavallino guarda al futuro»

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MARANELLO - Con il lancio della 812GTS e della F8 spider, arrivano a quattro le presentazioni di nuove auto nel 2019 da parte di Ferrari. Secondo il programma della Casa di Maranello, manca ancora all’appello un nuovo lancio che sarà calendarizzato entro la fine dell’anno. Non era mai successo nella storia di Ferrari, di avere cinque nuove lanci. Dietro questa strategia c’è la volontà di ridisegnare la gamma prodotti, entrare in segmenti nuovi o riaprirne di alcuni lasciati indietro. «Seguiamo tre parole chiave», ha spiegato Enrico Galliera, chief marketing officer, sottolineando che sono “imprevedibilità”: non vogliamo essere prevedibili, vogliamo creare l’effetto wow; “esclusività”: è uno dei motivi del successo dell’azienda negli ultimi anni. Cerchiamo di rendere felici i nostri azionisti ma non vogliamo solo concentrarci su fatturato e marginì e da questo deriva la volontà di ‘ampliare la famiglia prodottì.

Tale allargamento non passa però un abbassamento degli standard: ‘Non abbiamo bisogno di vettura entry pricè, ha sottolineato Galliera, spiegando che non rientrerebbe negli obiettivi del Cavallino Rampante. La terza parola chiave, infine, è “tecnologia”: perchè vogliamo affermare la nostra leadership’ anche da questo punto di vista, ha concluso Galliera su questo punto. Rientrano in questa strategia i 750 milioni di euro di investimenti del 2019, la cifra più alta di sempre per la Rossa. Ad ogni modo, per Galliera, Ferrari non sta cambiando strategia. Il fatto di essere stata scorporata da Fca e quotata non ha modificato la natura del Cavallino Rampante. «Ferrari è sempre stata libera, le policy venivano sempre tracciate a Maranello, con il coordinamento con Fiat. Dopo l’Ipo, ci stiamo comportando esattamente come prima», ha specificato il manager rispondendo alle domande dei giornalisti. «Dobbiamo essere coerenti con la nostra tradizione, ovvero produrre una auto in meno rispetto alla richiesta del mercato, traducendo questo per le esigenze moderne e venire incontro alla lista d’attesa», ha continuato Galliera, aggiungendo che «attraversiamo il momento più salutare per l’azienda in cui la combinazione di lista d’attesa e crescità, danno la ‘possibilità di rispondere agli azionistì. Una lista d’attesa che, per alcuni modelli specifici, arriva a essere di 2 anni e mezzo-3, e che permette di ‘mantenere l’esclusività del modello», ha aggiunto Galliera.

Continuando a parlare degli azionisti, Michael Leiters, chief technology officer, ha detto che ‘dai feedback degli azionisti penso di poter dire che sono abbastanza contenti della nostra strategià. Una strategia che non prevede al momento ancora di parlare del Suv. Per quanto riguarda ‘la Ferrari Purosangue, è molto importante concentraci sul progetto unico ma non è arrivato ancora il momento di parlare della Purosanguè, ha detto Leiters in riferimento all’atteso Suv Ferrari. Con i nuovo modelli e il nuovo lancio atteso per la fine dell’anno, ad ogni modo, non c’è alcuna preoccupazione in casa Ferrari su una eventuale saturazione della produzione. «Abbiamo la capacità di sviluppare tutti i modellì, ha detto Leiters e Galliera ha specificato che ‘produciamo su un turno al giorno e possiamo essere in grado di passare a due turni al giornò. Infine, non poteva mancare il capitolo elettrificazione. Ferrari si sta muovendo in questa direzione, senza perdere terreno nelle prestazioni», come ha detto Leiters. Stiamo sviluppando l’elettrico all’interno dell’azienda, che per noi è nella combinazione ibrida che funziona meglio. Stiamo gestendo queste tecnologie e possiamo combinarle per creare i prodotti migliorì, ha aggiunto Galliera, ricordando la buona risposta del mercato alla prima ibrida di serie presentata sempre quest’anno da Ferrari, la F90 Stradale.

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Giovedì 12 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 13-09-2019 12:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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