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TOKYO - Si è detto «pronto a passare il testimone alle nuove generazioni», il presidente e amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, vittima predestinata del vortice generato dallo scandalo finanziario di Carlos Ghosn, e incapace di mettere un freno alla perdita di credibilità della dirigenza della casa auto negli ultimi 10 mesi. Il Cda di Nissan ha comunicato l’assenso di Saikawa a farsi da parte il prossimo 16 settembre dopo le anticipazioni della stampa nipponica, nei giorni scorsi, delle irregolarità finanziarie che lo avevano visto coinvolto «a sua insaputa», come lui stesso aveva spiegato ai cronisti.
Si trattava di remunerazioni legate all’andamento del titolo in Borsa, calcolate erroneamente, che avevano aggiunto 47 milioni di yen alla sua busta paga, l’equivalente di circa 400mila euro. Soldi che l’ex Ceo si appresta a restituire, e una vicenda che il board di Nissan giudica un atto grave, sebbene non illegale. Dopo 42 anni in azienda, il manager 68 enne - un anno in più di Ghosn - ha pagato il prezzo del clamore della vicenda legale dell’ex tycoon, del quale era considerato il protégé e poi consigliere personale. Malgrado i tentativi di riforma della corporate governance nei mesi scorsi, la casa auto non è riuscita a superare la crisi di immagine, con un utile che ha visto una flessione del 95% nell’ultimo periodo da aprile a giugno, seguito da un annuncio di una riduzione di 12.500 posti di lavoro a livello globale.
Il board ha deciso che nel frattempo l’attuale Coo Yasuhiro Yamauchi prenderà il posto di Saikawa, e un suo sostituto sarà nominato entro fine ottobre tra almeno dieci candidati, tra i quali figurano anche manager non giapponesi. Il nuovo manager alla guida dell’azienda sarà con ogni probabilità impegnato da subito a fare chiarezza sull’assetto azionario con la partner Renault, mentre sembra tornare l’interesse sulla proposta di interesse della FiatChrysler - come ha anticipato alla stampa il numero uno della casa transalpina, Thierry Bolloré, e per la quale lo stesso Saikawa - in qualità di deciso sostenitore dell’autonomia di Nissan - aveva mostrato scetticismo. Il dossier potrebbe tornare al centro dell’attenzione in un contesto di riassestamento delle alleanze e ottimizzazione delle sinergie, che vedono la casa auto nipponica in un scenario di nuova definizione.
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