Nuovo codice della strada, per il 75% degli italiani gli automobilisti non rispettano le regole. Più del 60% favorevole alla riforma

Il sondaggio di YouTrend mostra che gli italiani favorevoli alla stretta proposta da Matteo Salvini. La proposta meno popolare quella sugli autovelox

Nuovo codice della strada, più del 60% degli italiani favorevoli. Secondo il 75% i propri connazionali non rispettano le regole al volante
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Martedì 19 Settembre 2023, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 16:10

Il 64% degli italiani pensa che i propri connazionali guidino male, e ben il 75% ritiene che gli automobilisti non rispettino e il codice della strada, con una percentuale più alta al Mezzogiorno (81%) che al Nord (69%). Probabilmente proprio per questa sfiducia e sensazione di insicurezza, la riforma proposta da Matteo Salvini su un inasprimento delle regole al volante viene promossa dagli italiani: il 61% degli intervistati ha espresso una valutazione positiva.

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Le opinioni sul nuovo Codice della strada

È quanto emerge dal nuovo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca YouTrend e diffuso oggi da Sky TG24, che mette in luce l'opinione degli italiani sulle nuove regole proposte dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini. I numeri evidenziano che le novità più apprezzate sono quelle che puntano su una stretta delle regole in favore della sicurezza, ovvero tasso alcolico zero, ritiro della patente per chi guida sotto l’effetto di sostanze e limiti alla cilindrata per i neopatentati.

Queste tre regole risultano apprezzate da oltre l’80% degli intervistati e in modo trasversale da tutte le parti politiche.

Un po' meno popolare è l’obbligo di casco, targa e freccia per monopattini e biciclette: 73% i favorevoli, con una percentuale più bassa fra gli uomini (66%), mentre la proposta meno apprezzata dell'intera riforma (che resta comunque promossa da oltre la metà degli intervistati)  è l’introduzione di novità tecnologiche e autovelox (58% di favorevoli, 36% di contrari).

La percentuale di favorevoli è più alta al Sud (66%). In generale, la misura considerata più efficace da tutte le categorie del campione intervistato è il ritiro della patente con divieto di riprenderla per 3 anni per chi guida sotto gli effetti di stupefacenti (43%). Il giudizio sulla riforma è complessivamente favorevole, con il 61% di valutazioni positivi, che risultano maggioritari anche fra gli elettori del PD (47%-40%) e del M5S (60%-35%), oltre che fra gli elettori di centrodestra (oltre il 90%).    

Gli italiani al volante: i numeri

Il sondaggio indaga anche la percezione generale che hanno gli italiani sulla sicurezza e le abitudini di guida tra i propri connazionali. Da sottolineare è innanzitutto che l’auto è di gran lunga il mezzo di trasporto più utilizzato: viene usata di più rispetto ai mezzi da circa 3 italiani su 4, in modo trasversale nella popolazione.

Se il 64% degli intervistati pensa che gli italiani, in generale, "guidino male", i giudizi più critici vengono espressi dagli under 35 ( tra loro la percentuale cresce fino al 70%) e dai residenti nel Mezzogiorno (72%).

Per quanto riguarda la percezione di sicurezza, la macchina è l’unico mezzo di trasporto considerato sicuro, con un netto gap fra grandi città e piccoli paesi. Questi ultimi, insieme alle autostrade, sono considerati relativamente sicuri (60% e 55%, rispettivamente), mentre la percentuale crolla quando si parla delle strade provinciali e statali (37%) e soprattutto delle grandi città (24%). Le donne considerano tutte queste aree meno sicure rispetto agli uomini, soprattutto le autostrade (il 59% degli uomini le trova sicure rispetto al 50% delle donne). Le strade provinciali vedono grandi variazioni: fra i giovani e i residenti del Nord i giudizi positivi e negativi quasi si equivalgono, mentre all’aumentare dell’età e spostandosi verso il Sud la percezione di sicurezza peggiora decisamente.

Gli utenti della strada considerati più al sicuro sono gli automobilisti: per loro la percezione di sicurezza (58%) supera quella di insicurezza (40%), con un effetto ancora più significativo fra gli uomini (63%-35%) e al Centro-Nord.

I ciclisti sono invece visti come la categoria più esposti al pericolo: ben l’86% degli intervistati pensa che siano poco o per nulla al sicuro. Una considerazione condivisa da tutte le forze politiche, che raggiunge il suo massimo fra i pensionati (93%). Pedoni (71%) e motociclisti (77%) occupano una posizione intermedia ma comunque con una prevalenza di insicurezza.

Per ciclisti, pedoni e motociclisti esiste inoltre un grande differenza anagrafica: la percezione di sicurezza fra gli under 35 è superiore di circa il 15-20% rispetto agli over 35. Interessante notare che questo collegamento tra età e percezione di sicurezza non si ripete quando si parla di automobile, che viene considerata non sicura in modo simile da tutte le fasce d’età (fra il 38 e il 41%). 

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