Nuova vita per il faro di Zannone: intesa tra enti siglata in prefettura

Demanio, parco nazionale del Circeo e carabinieri forestali sottoscrivono l’accordo. Mezzo milione di euro di lavori per consolidamento, recupero e efficientamento energetico della struttura

Due foto protocollo d'intesa prefettura faro di Zannone
di Laura Pesino
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Maggio 2024, 23:55

IL PROTOCOLLO

«Quando si mettono a posto cose così importanti come alcuni dei gioielli della nostra provincia dobbiamo sentirci impegnati a offrire agli interlocutori almeno un tavolo di confronto. Questo protocollo dunque nasce dalla necessità di stare insieme per realizzare velocemente gli obiettivi»”

. E l’obiettivo questa volta guarda a Zannone, perla delle isole pontine, e alla ristrutturazione del suo faro. Le parole sono invece quelle del prefetto di Latina Maurizio Falco, che ieri ha accolto nel palazzo del governo l’ente Parco del Circeo, il Provveditorato alle opere pubbliche, l’Agenzia del demanio e i carabinieri della Biodiversità per siglare una nuova intesa che certifica precisi impegni degli enti coinvolti per realizzare il progetto. Circa 500mila euro il costo complessivo dell’opera, sostenuto grazie a un finanziamento del ministero dell’Ambiente legato a interventi per l’efficientamento energetico che consentirà di portare a termine l’ammodernamento del faro dell’isolotto e le opere accessorie, il consolidamento della struttura di accesso, la messa in sicurezza degli spazi interni e anche la risistemazione dell’approdo sottostante.

A spiegare gli interventi è il neo direttore del Parco nazionale del Circeo, Stefano Donati, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina avvenuta nei giorni scorsi. «Questo è un progetto che parte con un presupposto virtuoso: abbattere i passaggi burocratici creando un coordinamento fra le istituzioni per realizzare una vera e propria ristrutturazione del faro e dell'approdo – spiega il direttore – E’ un progetto che nasce con la finalità di dare un contributo ai cambiamenti climatici, ma nel momento in cui si procede a un efficientamento di un edificio storico sarà operata anche la ristrutturazione di una struttura così importante per renderla fruibile.

E con l’occasione si potrà intervenire sull’approdo in prossimità del faro, ammalorato gravemente per il dissesto: sarà messo in condizioni di piena sicurezza così da consentire una fruizione autorizzata dall’ente Parco e dai carabinieri forestali, organizzata e pianificata come avviene in tante isole italiane».

«Fin dal mio arrivo – aggiunge la commissaria del Parco, Emanuela Zappone – ho cercato di portare avanti i progetti finanziati che per qualche motivo erano rimasti bloccati. Questo è un intervento importantissimo per la collettività. Già dal prossimo anno questa parte dell’isola vedrà i risultati. E’ un patrimonio inestimabile che merita tutta la nostra attenzione e i nostri sforzi».

L’obiettivo ora è accelerare i tempi e su questo aspetto il prefetto Falco ha chiesto un impegno preciso al rappresentante del Provveditorato alle opere pubbliche: “Si tratta di un intervento ordinario, anche se avrà problemi legati alla logistica – spiega Carlo Guglielmi – Prevediamo tre mesi di tempo per la progettazione e altrettanti per gli appalti».

Per la prossima estate dunque il faro e l’approdo di Zannone saranno finalmente fruibili, ricordando che l’isola, come sottolineato da Sandra Di Domenico, comandante del reparto carabinieri Biodiversità, da 30 anni è al centro di ricerche ambientali di rilievo.

Laura Pesino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA