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LE MANS – Incontrare Frédéric Vasseur sul circuito de la Sarthe in occasione della 24h di Le Mans non è una sorpresa. “Pizzicarlo” nell'hospitality di Alpine, marchio rivale in Formula 1, lo è forse un po' di più, anche perché pur essendo ora di pranzo, non ci sono piatti sul tavolo dove siede assieme ad alcuni manager dalla casa di Dieppe, incluso Philippe Sinault, team principal dell'Alpine Elf Endurance.
Il logo Ferrari sulla t-shirt del capo delle operazioni del Cavallino Rampante in Formula 1 è inconfondibile, ma non sfugge nemmeno il clima estremamente rilassato e amichevole che regna al secondo piano della struttura allestita dal marchio transalpino a ridosso delle tribune principali. Fuori, davanti all'hospitality, ci sono diverse persone che sembrano a caccia di autografi e non è chiaro se vogliano proprio la sua firma, anche per la presentazione della prima elettrica di Alpine, la A290 da 220 Cv e 10,2 metri di diamtero di sterzata, si sono materializzati anche Esteban Ocon e Pierre Gasly.
La vicinanza del general manager della scuderia di Maranello a Alpine è quasi “naturale” perché nei trascorsi del manager francese c'è proprio Renault. In stretta collaborazione con la Losanga, nella sua attività dirigenziale, il 56enne ingegnere aveva fondato la squadra Asm lavorando con piloti che hanno poi fatto carriera. Uno su tutti: Lewis Hamilton, ma c'erano anche Paul Di Resta e Roman Grosjean, questi ultimi impegnati a Le Mans. Con un'altra squadra, la Art, Vasseur ha contribuito all'affermazione di George Russel.
Il suo nome è legato fin dagli esordi anche alla Formula E, dato che con la Spark Racing Technology, altra società che lo vede coinvolto, fornisce le monoposto per il mondiale elettrico. Nel 2016 Vasseur diventa team principale della scuderia Renault di Formula 1, ma a fine campionato rimette il proprio mandato, a quando pare per dissapori con Cyril Abiteboul, numero uno delle operazioni del costruttore francese nella classe regina del motorsport. Vasseur passa anche per la Sauber portando i motori Ferrari in Svizzera. A proposito dei “vecchi tempi” in Renault, Vasseur aveva confessato come «per alcuni cambiamenti si doveva attendere che il Comitato Esecutivo si riunisse e passavano giorni e giorni». Nel frattempo il management è cambiato, ma non gli amici di un tempo.