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Fernando Alonso ha ritirato la sua Aston Martin Valkyrie. Il campione spagnolo per le strade di Montecarlo con la nuova hypercar
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SILVERSTONE – Eppur si muove. Aston Martin ha tenuto fede a quanto promesso qualche mese fa e, come previsto, ha portato al debutto la sua Valkyrie LMH che dal prossimo anno prenderà parte al Mondiale Endurance. Il prototipo inglese, ancora in una versione non definitiva, ha percorso i primi chilometri sul tracciato di Silverstone effettuando un primo shakedown per controllare che tutte le componenti funzionassero a dovere. La scelta del circuito non è stata di certo casuale, infatti a pochi passi dalla pista inglese sorge l’AMR Performance Technology Campus che si occupa, tra le altre vetture, anche dello sviluppo della Hypercar inglese.
Rigorosamente in livrea camouflage, per cercare di nascondere le forme e le soluzioni tecniche adottate, sull’Aston Martin erano ben visibili i loghi del team Heart of Racing, la squadra che dal prossimo anno farà correre le Valkyrie LMH sia nel FIA WEC, in classe Hypercar, che in IMSA nella categoria GTP. Basata sulla Valkyrie AMR Pro, vettura destinata esclusivamente all’uso per track-day, la LMH si distingue immediatamente per il vistoso alettone posteriore che segue il regolamento FIA, formato dalle paratie laterali piatte e il profilo principale dell’ala non ondulato.
Per la realizzazione della Hypercar, Aston Martin sta lavorando a stretto contatto con la Multimatic Motorsport, azienda altamente specializzata nello sviluppo dei telai di vetture sportive. Dopo aver effettuato diversi test in pista con la Valkyrie AMR Pro, opportunamente riadattata, ed aver analizzato i dati incrociandoli con quelli ottenuti al simulatore, è arrivato finalmente il giorno dell’esordio in pista della versione LMH. Spinta da un motore V12 aspirato da 6.5 litri, realizzato da Cosworth, l’Hypercar inglese sarà l’unica LMH a non disporre del sistema ibrido.
La Casa inglese, con il supporto del team Heart of Racing, ha confermato che prenderà parte al Mondiale Endurance 2025 con due Valkyrie AMR LMH. L’obiettivo è quello di tornare al successo nella 24 Ore di Le Mans, una vittoria che manca addirittura dal 1959. Il programma originale prevedeva l’impegno di una sola vettura ma, a seguito dei nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel WEC il prossimo anno, il costruttore inglese schiererà due auto.
Aston Martin non ha rilasciato nessun comunicato in merito a questa prima presa di contatto con la pista. Tuttavia, concluso questo shakedown, proseguirà il sempre più fitto programma di sviluppo della Valkyrie in vista del debutto agonistico nel 2025 sia nel Mondiale Endurance che in IMSA. Per ottimizzare il lavoro, la squadra americana Heart of Racing ha recentemente aperto una sede anche nel Regno Unito, proprio al fianco della sede di Aston Martin Performance Technologies.