I vincitori della prova di Austin Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley, primi con la Porsche 919 hybrid

Austin, 3°vittoria consecutiva per la Porsche 919 di Webber, Bernhard e Hartley

di Mattia Eccheli
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AUSTIN – Audi convince, ma non vince. I piloti della casa dei Quattro Anelli Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer sono partiti dalla pole nella sesta prova del FIA World Endurance Championship, ma al termine della calda gara notturna texana vinta ancora una volta da Porsche si sono dovuti accontentare della sesta piazza. I compagni di scuderia Lucas Di Grassi, Loic Duval e Oliver Jarvis, scattati pure loro dalla prima fila, si sono arresi con la Audi R18 a Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley, primi con 23,6 secondi di vantaggio.
 

 

Per i campioni uscenti si tratta del terzo successo di fila, per la Porsche 919 Hybrid della quinta affermazione stagionale. Esattamente come quella del Messico, anche la 6 ore del Circuito of the Americas ha riservato grandi emozioni. Partite davanti, le due Audi hanno ribadito la superiorità evidenziata sia nelle prove libere sia in quelle cronometrate, mentre Porsche e Toyota hanno vivacizzato la sfida per la terza piazza ad una quarantina di secondi di distanza.

Alla riapertura dei giochi ha contribuito Duval, uscendo di pista con la Audi numero 8: l'elettronica è andata in tilt per lunghi istanti consentendo ai rivali di recuperare. L'altro bolide dei Quattro Anelli ha preso il comando con un vantaggio che avrebbe potuto amministrare, ma in una fase di bandiera gialla, la Porsche dei campioni uscenti ha potuto completare le operazioni di “routine”, mentre la vettura numero 7 era già ferma ai box. Nel successivo tentativo di rimonta, il rientrante Tréluyer si “scontrava” con la Ford GT di Olivier Pla anticipando la definitiva uscita di scena dell'auto dalla lotta per il successo.


Le ambizioni della seconda Audi sono state ridimensionate a causa di un doppio passaggio ai box: il primo previsto, il secondo necessario per la chiusura della porta non bloccata bene alla sosta (29 secondi buttati). Di Grassi è riuscito a salvare per poco meno di 3 secondi la piazza d'onore dall'assalto della Toyota TS050 Hybrid guidata in quel momento da Stéphane Sarrazin, che ha così portato sul podio anche il terzo costruttore. Al quarto posto (con un giro di ritardo) la Porsche dei leader della classifica (Dumas, Jani, Lieb) seguita dalla Toyota di Buemi, Davidson e Nakajima (a due tornate) e dall'altra Audi (6 giri). Fra i team privati si è imposta la Rebellion dei “soliti” Imperatori, Kraihamer e Tuscher. Prossima tappa tra un mese in Giappone con Dumas, Jani e Lieb con 37,5 punti di vantaggio su Di Grassi, Duval e Jarvis e 38 su Kobayashi, Conway e Sarrazin.

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Domenica 18 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 19-09-2016 11:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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