Nella foto, Ross Brawn di Liberty Media

La Formula 1 scalda i motori. Via a luglio, il Mondiale sarà di 19 Gran Premi

di Massimo Costa
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Alle parole del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, hanno fatto seguito quelle di Ross Brawn. Il responsabile sportivo di Liberty Media, e che tutti ricordiamo come direttore tecnico del team di Maranello nei gloriosi anni dei mondiali conquistati da Michael Schumacher, ha dichiarato a Sky Sports UK che la F1 è disposta a partire anche a porte chiuse: "Non sarebbe il massimo, ma è sempre meglio che non correre. Ci sono milioni di appassionati che seguono questo sport da casa, molti di loro sono in isolamento e tenere viva l'attività, offrendo intrattenimento, sarebbe un bel bonus. Ma non possiamo mettere nessuno a rischio. Per i team e per il resto del personale coinvolto, viaggiare sarà uno dei problemi principali. Si potrebbero usare voli charter, incanalando tutti verso il circuito ed essere certi che chiunque venga controllato. Una volta arrivati ci potremmo isolare abbastanza facilmente".

Per le squadre della Formula 1 e per la stessa Liberty Media, è fondamentale riuscire ad organizzare la stagione agonistica. In caso contrario, il rischio è pesantissimo ed ha una sola parola: fallimento. Molte squadre, senza le entrate degli sponsor, crollerebbero, e anche i team che hanno alle spalle Case automobilistiche come Ferrari, Mercedes e Renault, non possono sentirsi sicuri considerando il blocco su scala mondiale delle vendite delle vetture stradali. Da qui, la proposta di Brawn anche se non avere spettatori negli autodromi causerebbe un buco economico considerevole per i vari organizzatori locali. A dare una mano, potrebbe quindi essere Liberty Media che si esporrebbe finanziariamente per aiutarli. 

Brawn ritiene che le prime gare del Mondiale 2020 si possano svolgere in Europa a partire da luglio. Nel calendario, la prima tappa disponibile dopo l'annullamento di Montreal è quella in Francia di Le Castellet a fine giugno. Per Brawn si potrebbe arrivare a disputare 19 Gran Premi alternando tre weekend consecutivi in pista a uno di pausa. Per "esigenze logistiche" alcuni eventi sarebbero di due soli giorni, senza le prove libere del venerdì, tra i quali viene nominata la Cina che pare inserita provvisoriamente a novembre. Per avere un Mondiale valido "il punto di non ritorno è ottobre", dice Brawn: ci sarebbe ancora margine per mettere assieme otto Gran Premi, il minimo possibile in base allo statuto FIA. "Ma c'è sempre la possibilità che si corra fino al prossimo anno, anche se questo presenterebbe varie complicazioni", ha aggiunto l'ex direttore tecnico Ferrari.

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Mercoledì 15 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 18-04-2020 11:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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