Michael Carcamo, numero uno di Nissan Motorsport

Carcamo (Nissan Motorsport): «Con la Formula E portiamo in pista le esigenze del cliente»

di Nicola Desiderio
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VALENCIA - La Leaf cresce nelle prestazioni e la RC Nismo è il dimostratore tecnologico dell’impegno di Nissan verso l’elettrico e tutti gli strumenti che possono contribuire a svilupparlo e promuoverlo. A tal punto che, in occasione della prova organizzata per provare in pista la Leaf RC Nismo, era presente Michael Carcamo, il numero uno di Nissan Motorsport il cui massimo impegno è costituito proprio dalla Formula E.

Cos’hanno in comune questa Leaf RC Nismo, la monoposto di Formula E e la Leaf e+?
«La cosa che hanno in comune è il software. Questa è la cosa più interessante dal punto di vista del trasferimento della tecnologia perché è il software che governa l’erogazione e la distribuzione della potenza, il recupero dell’energia e il modo in cui viene gestita. In questo senso il trasferimento avviene in tutti e due i sensi: dalla strada alla pista e viceversa. L’hardware è ovviamente specifico per la Formula E mentre per la Nismo RC abbiamo parti che derivano dalla Leaf e+, come il motore e la batteria».

Nel motorsport solitamente il trasferimento tecnologico va dal basso verso l’alto mentre nelle competizioni elettriche è il contrario. Perché?
«Nel caso di Nissan per un fatto molto semplice: è da 10 ani che facciamo auto elettriche e abbiamo un esperienza da 4 miliardi di chilometri, una quantità di dati impressionante e che può essere sfruttata anche nelle competizioni. Ma questo dimostra la validità della Formula E: possiamo utilizzare gli stessi dati per le auto da corsa e quelle di serie».

E dunque che cosa delle monoposto di Formula E è stato trasferito nella Leaf di serie?
«Siamo in Formula E da poco più di un anno dunque è un troppo presto. Però le competizioni ci stanno aiutando a sviluppare nuovi strumenti di simulazione che ci permetteranno di progettare meglio e più velocemente le auto elettriche del futuro».

State valutando l’ingresso in altre categorie elettrificate?
«Valutiamo sempre le nuove categorie e guardiamo con attenzione che cosa succede. In Formula E siamo da poco, abbiamo ancora tanto da imparare e vogliamo mantenere il massimo della concentrazione su questo campionato».

La Leaf RC Nismo assomiglia, almeno da fuori, ad una vettura dell’ETCR. Che cosa pensate di questo nuovo campionato elettrico?
«Ovviamente guardiamo sempre con entusiasmo alle nuove categorie motoristiche. Per noi la cosa più importante è che ci sia la consapevolezza che il motorsport deve cambiare e che è comunque importante per il progresso dell’automobile. Dunque benvenuto ETCR! E sono sicuro che arriveranno anche altre categorie elettrificate interessanti nel futuro».

Quanto ci vorrà per vedere una sportiva stradale Nissan elettrificata?
«È una bella domanda! Io stesso vorrei conoscere la risposta. Io credo che sarà una questione di domanda da parte del mercato. Noi pensiamo che, per il momento, sia più importante avere un impatto più largo possibile e la Leaf risponde perfettamente a questo scopo: è la tipica auto da famiglia. Alcuni costruttori stanno preparando auto sportive elettriche, ma avranno ovviamente numeri molto piccoli. Invece noi pensiamo che di auto elettriche ve ne siano ancora troppo poche e vogliamo renderle più accessibili: a questo servono la Leaf e il crossover che deriverà dal concept Arya».

Siete entrati nel WEC e a Le Mans nel 2015, ma siete subito usciti. Che cosa pensa del nuovo regolamento per le Hypercar ibride?
«Tutto il motorsport si sta interrogando sul proprio futuro. Abbiamo la Formula 1 che è ibrida, la Formula E, ma il resto ha molti dubbi sul futuro e una sola certezza: il legame tra i prodotti e le competizioni deve essere stretto il più possibile. Alla fine, lo scopo dei costruttori è condividere l’esperienza maturata nelle corse con le auto di serie. Dobbiamo dunque trovare nuove regole che ci consentano di farlo. L’ACO (L’Automobile Club de l’Ouest, che organizza la 24 Ore di Le Mans, ndr) sta cercando di fare proprio questo».

A questo proposito, state discutendo del nuovo regolamento per la Formula E: si parla di più motori, più potenza, trazione integrale, torque vectoring, ricarica rapida… quali sono le prossime sfide per il massimo campionato elettrico?
«Proprio quello di cui stiamo parlando: integrare sempre di più lo sviluppo attuale delle automobili stradali con le competizioni. Aggiungendo un motore anteriore, recupereremo più energia e avremo bisogno di batterie più piccole, anche perché dovremo ricaricarle. Così facendo, contiamo di portare nelle competizioni le esigenze effettive del cliente reale. Le competizioni seguono dunque il cliente, una rivoluzione! Con la Formula E vogliamo anche raggiungere un obiettivo fondamentale: la consapevolezza riguardo l’auto elettrica. L’uomo comune ne sa ancora troppo poco e non sa che le auto elettriche che si possono comprare funzionano esattamente come le auto da corsa. Dobbiamo educare le persone».

Le Formula E stanno diventando sempre più veloci e nel futuro lo saranno ancora di più, ma soprattutto avranno bisogno di sistemi di ricarica molto potenti. Pensa che potranno ancora correre nelle città o avranno bisogno di farlo nei circuiti?
«Questo è un punto molto importante. Noi vogliamo dare una bella esperienza per tutti in piena sicurezza. Le monoposto di Formula saranno più veloci, anche più leggere e compatte dunque ci sarà più spazio tra un’auto e l’altra. Detto questo è vero: le auto stanno diventando sempre più divertenti da guidare anche per i piloti: a Santiago del Cile arrivavano nel punto più veloce a 230 km/h…»

La prossima elettrica di Nissan sarà un crossover con un sistema di trazione integrale simile a quello della Leaf RC Nismo. Ci sono all’orizzonte categorie come il WRX e la Extreme E che potrebbero interessarvi per promuovere il vostro nuovo veicolo a ruote alte?
«Come ho già detto, la Formula E ci assorbe già tanto e vogliamo concentrarci al massimo per essere ai massimi livelli. Preferiamo fare bene una cosa piuttosto che fare molte cose allo stesso tempo».

Al momento, utilizzate il vostro powertrain in Formula E. Volete tenerlo solo per voi o siete disposti a cederlo ad altre squadre?
«Assolutamente si! Fa parte del gioco e siamo apertissimi a dare il nostro powertrain ad altre squadre, anzi è un vantaggio perché si ricavano più dati».

Siete allora già in trattativa con qualcuno?
«Questo non posso dirlo…»

 

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Martedì 28 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 19:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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