Nella foto, Charles Leclerc in F3 a Portimao nel 2015

Chi conosce il circuito di Portimao? Scopriamo chi sono i piloti che vi hanno corso nelle serie minori

di Massimo Costa
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Come il Mugello, e come lo sarà Istanbul, il circuito di Portimao che apre oggi il GP del Portogallo è un tracciato sconosciuto a molti dei 20 piloti presenti sullo schieramento. Mentre per quanto riguarda i team, fra il 2008 e il 2009, Ferrari, McLaren, Renault, Williams, Toro Rosso e Toyota vi fecero qualche test. Solo Lewis Hamilton, dei piloti all'epoca in azione, è ancora in griglia. E in Algarve potrebbe centrare la 92esima vittoria in carriera, stabilendo il nuovo record assoluto. C'è però un altro driver ad aver già guidato qui una monoposto di F1: Lando Norris, che nel 2017 effettuò una due-giorni di test privati con la McLaren, utilizzando la vecchia MP4-26 del 2011. "Non so se questo possa darmi un po' di vantaggio su chi non è mai stato qui", ha minimizzato il giovane inglese.

Otto colleghi, invece, a Portimao hanno battagliato nelle serie minori. I più "freschi" sono Charles Leclerc, Alex Albon, Lance Stroll e il nostro Antonio Giovinazzi, nel 2015 rivali nel vecchio Europeo di F3. In quel weekend a cavarsela meglio furono Albon, secondo in gara 1, e Stroll, terzo sia in gara 2 che in gara 3. Nel 2009, invece, toccò a Sergio Perez, Daniel Ricciardo e Valtteri Bottas: il messicano era al via in GP2, l'australiano in British F3 dove, da wild-card, si unì anche il finlandese."Lì, in quell'anno, conquistai il titolo", ricorda addirittura Ricciardo. "Era il penultimo round, sono salito sul podio nella prima corsa e poi ho chiuso quinto nella seconda. Fu abbastanza per diventare campione. In precedenza provai qui per la prima volta la macchina di Formula Renault 3.5. Il circuito mi era piaciuto parecchio, sono sicuro che con una F1 sia pure meglio". A gennaio, invece, Max Verstappen ha scelto Portimao per divertirsi un paio di giorni con una vettura GT. "Per la maggior parte del tempo ha piovuto, ma è stato comunque divertente", ha spiegato l'olandese alla vigilia di questo fine settimana. A inizio anno era impossibile immaginare che, a causa del Coronavirus, sarebbe venuto qui per un GP: non lungimiranza quindi, ma pura coincidenza. Chissà se gli sarà utile.

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Venerdì 23 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 24-10-2020 10:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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